iPhone 6, come annunciato dallo stesso Cupertino, uscirà negli store Apple in tutte le città principali venerdì prossimo: Da New York a Londra, da Tokyo a Sydney, sono iniziate le code, le sedie da campeggio e le attese per i fan. Ma non ancora per Cinesi e Sud Coreani, questi ultimi ‘colpevoli’ di essere nati nella terra della Samsung, antagonista della Apple da sempre.
Dunque, anche se iPhone 6 sta generando attese e lunghe code già da oggi presso gli store e i rivenditori per la prevendita, gli abitanti della Sud Corea potranno ancora godersi un po’ di relax. Ossia non dovranno preparare sedie da campeggio e tende per l’attesa dell’uscita del nuovo iPhone, almeno per il momento. Certo è che nei territori limitrofi e contigui per ciò che riguarda anche la cultura sugli smartphone, come Hong Kong, Singapore e Giappone, le file sono già iniziate. Ma non in Cina.
La storia si ripete, con una specie di oscuramento dell’iPhone 6, alla prima uscita, presso gli store coreani (oltre che europei). Martedì scorso, durante un evento Apple in California, Cupertino e l’amministratore delegato Tim Cook, hanno presentato il nuovo iPhone 6, che è più grande rispetto al suo predecessore, ma anche un ancora più grande iPhone 6 Plus, e un nuovo smartwatch chiamato Apple Watch. Ma, mentre lo SmartWatch Apple non vedrà la luce almeno fino al prossimo anno, gli smartphone sono disponibili per il pre-ordine domani, e saranno disponibili nei negozi il prossimo Venerdì: almeno se si vive negli Stati Uniti, in Australia, a Hong Kong, in Giappone, a Singapore e pochi altri Paesi.
Come sottolinea anche WSJ, “Manca dalla lista è la Cina – una omissione notevole che mette in evidenza i problemi di Apple nel più grande mercato smartphone al mondo – e la Sud Corea”. L’esclusione della Corea del Sud, continua WSJ, dal primo lotto di paesi iPhone 6 non è necessariamente una grande sorpresa. Il paese non ha mai fatto parte del trambusto di vendita iniziale, anche se Apple ha aggiunto Hong Kong e Singapore nel 2012 alla lista”.