Le combattenti in stile anime si ritrovano a combattere in un mondo tra il fantastico e il gotico, la RosenkreuzStilette, le Lame della Croce Rosa, immergendosi in un platform di NESsiana memoria, con tanto di livelli e boss-fight decisamente nostalgici.
RosenKreuzStilette, sviluppato da Darksquid Media e edito da AGM Playism, da adesso RKS, è un platform a scorrimento laterale, con grafica da retro-game, appunto, ma che non disdegna le moderne velocità grafiche e di gameplay. Specie, per queste ultime, per ciò che concerne le ambientazioni 2D, gli sfondi e i nemici-mostri da combattere con le nostre eroine. Le protagoniste risultano invece più old-style del contesto che le circonda.
La storia nasce da una antica battaglia tra Magi e la Chiesa ortodossa mista al Sacro Impero, che non predilige coloro che usano la magia: i Magi così guidati da un potente Magus sono costretti, dopo la morte del leader, ad abdicare e a formare una squadra d’elite appunto la RosenKreuzStilette. Alcuni anni, decenni, dopo, ci troveremo nei panni della prima protagonista di questo platform 2D in stile anime, Tia (Spiritia Rosenburg) che durante l’allenamento si vedrà catapultata in combattimento al fianco della fedele fatina da compagnia Lilli: su ordine del Conte Zeppelin, l’eroina dovrà confrontarsi con alcuni ribelli della RKS che stanno attaccando la Chiesa e la stessa RKS fedele, con la guida di una delle migliori amiche della stessa Tia: Freudia Neuwahl. Nel frattempo Iris, la figlia, viene rapita da un drago. Ed ecco che l’avventura in questo platform d’azione che ricorda in parecchi aspetti Mega Man e anche elementi gotici di Castelvania inizia a tutti gli effetti.
Come tutti i classici platform 2D, anche RKS punta molto sulla velocità e sulla reattività dell’azione e del gameplay, fluido e aitante, alla maniera del corri-e-spara in linea orizzontale e verticale, con combattimenti, trovate, misteri, stratagemmi e lotte finali con i boss che impegnano non poco proprio i riflessi del giocatore. Con livelli che ricalcano la classicità dei platform, si torna anche al respawn sulle tre vite, quindi non illimitato, come una volta dunque, in perfetto stile NES classico che spinge il giocatore a fare attenzione maggiore e cercare di ottenere il meglio dal gioco, senza lasciarsi andare a tentativi a buon mercato. Alimentata da queste ultime caratteristiche, il gameplay fluido si affianca anche a una buona rigiocabilità, permessa dalle due modalità di ‘Storia’ e ‘Arcade’, e, dopo aver completato il gioco anche la possibilità di ‘riviverlo’ dal punto di vista di un’altra protagonista, stavolta armata di spada e con capacità peciliari rilevanti: Grolla Seyfarth.
Della grafica, mista tra classico NES e moderno, abbiamo detto, del gameplay pure, mentre delle musiche parliamo adesso: con tratti gotici e adatte alle scene, ora veloci ora velocissime, sembrano riproposizioni ottimali del classico 8-bit in tracce moderne. Nell’ottica del piacere di rigiocare ai giochi di una volta, ma, sebbene con il sapore da retro-game, con una rivisitazione moderna e con novità nella storia, RosenKreuzStilette è un ottimo connubio tra stile anime, platform 2D e gameplay frenetico e piacevole. Sicuramente da provare.
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