Wind, Infostrada, Libero: attacco hacker? Intanto i consumatori…

Dopo il crash di Wind-Infostrada e Libero sul web di ieri, che per 5 ore ha bloccato un quarto d’Italia e le comunicazioni di almeno mezzo stivale, arrivano indiscrezioni sulle reali motivazioni del black-out. Intanto i consumatori, affiancati dal Codacons, richiederanno risarcimenti, specie queli lavoratori, liberi professionisti ed aziende che attraverso il web (attraverso la piattaforma mail di Libero ad esempio) o le comunicazioni lavorano giornalmente e che pertanto hanno perso almeno mezza giornata di lavoro. I danni, alcuni, saranno irreparabili, anche se il Codacons si è già affrettato a chiedere un Bonus di risarcimento per tutti i consumatori danneggiati.

Da Wind-Infostrada si scusano, si sono più volte detti incolpevoli e si sono affrettati ad affermare che gli operatori erano al lavoro sin da subito per ripristinare quanto prima il danno: purtroppo, il black-out si è protratto per almeno 4 ore, in tutta Italia, e chi, ad esempio, aveva un cellulare con scheda Wind e un piano Infostrada per il telefono fisso è stato letteralmente isolato dal mondo. Ma i problemi dati dal crash di Wind-Infostrada-Libero si sono protratti anche per grosse aziende, non solo per i piccoli lavoratori del web e della comunicazione.

Ma quali sono stati i motivi del pesante blocco delle comunicazioni della rete Wind-Infostrada? Secondo fonti interne alla stessa azienda, all’origine del black-out ci sarebbe stato un pesante attacco hacker, che avrebbe travolto tutti i server e le reti nazionali di Wind, Infostrada e Libero. Forse un attacco prettamente mirato alla sezione Libero Mail, portale mail al quale si affidano giornalmente milioni di lavoratori, anche per transazioni e magari anche con informazioni private quali dati di carte di credito, conti bancari, account Paypal e quant’altro.

L’attacco hacker, anche se da confermare pur l’attendibilità della fonte, sarebbe stato mirato per la piattaforma sul web, ma avrebbe indirettamente mandato in tilt tutto il sistema di reti di comunicazione e i ripetitori stessi anche per il Mobile.

Mentre i consumatori si affidano a Codacons per ottenere i meritati risarcimenti, la Wind, con tutte le scuse del caso, dovrà, oltre ad uscire parecchi Euro di risarcimento, anche sviluppare una rete di protezione di programmatori e contro-hacker per ovviare ad eventuali altri attacchi.

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