Edge of Eternity, recensione PS4

Edge of Eternity è un gioco di ruolo in salsa anime e Japan, uno dei più classici adattamenti al genere JRPG, con tanto di battaglie a turni strategiche e che sfruttano anche item e favori ambientali, dello sviluppatore Midgar Studio, un piccolo studio di sviluppo indipendente che, dal sud della Francia ha saputo trasmettere la propria passione per il genere tipicamente di marca orientale direttamente da centro-sud Europa.

Edito da Dear Villagers, Edge of Eternity ha avuto un discreto successo su PC, dove aveva visto la luce dapprima in Early Access, e, non inganni la grandezza e completezza del gioco da un punto di vista contenutistico, narrativo e anche, a tratti, tecnico e grafico: questo JRPG alla europea è stato creato da un piccolo team, con un doveroso e appassionato supporto di migliaia di fan via kickstarter.

Edge of Eternity consegnato alle console, nel nostro caso PlayStation, è un ottimo esponente del genere JRPG, ulteriormente amplificato anche dall’inclusione del doppiaggio in giapponese che ne ha conferito ulteriore autenticità.

In Edge Of Eternity seguiamo le orme dei protagonisti Daryon e Selene, nella loro incessante ricerca di una cura per la divorante Corrosione, una sorta di maledizione che corrode e porta alla morte, dapprima facendo diventare scuri, proprio a causa dell’oscurità del mondo corrotto, e poi, portando all’inevitabile crudele fine.

La quest, tipica di un JRPG, si rafforza con un gameplay abbastanza fluido e dinamico, dove le battaglie sono (accuratamente enfatizzate dalle musiche) accuratamente a turni, dove, come anticipato, varie strategie anche legate all’ambiente che circonda il party possono risultare essenziali e preponderanti per avere la meglio contro i nemici che ci si pareranno di fronte. Il comparto musicale e sonoro ci colpisce molto e contribuisce a dare aria di freschezza a un JRPG come si comanda: infatti, Edge of Eternity, proprio grazie al contributo di crowfunding dei fan, ha potuto vantare e annoverare compositori del calibro di Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger, Final Fantasy XV, Xenoblade Chronicles ) e Cédric Menendez ( Hover, A Normal Lost Phone ). Ovviamente azzeccatissimi per il genere del titolo di Midgar Studio.

A un sistema di combattimento profondo e strategico su griglia, dove ovviamente saranno importanti anche le fasi pre-battaglia, ossia quelle in cui assortiremo il nostro inventario con item necessari a superare scontri davvero ostici, in alcuni momenti, e anche quelle in cui faremo crescere le abilità e i colpi speciali dei nostri personaggi e dei componenti del nostro party, corrisponde anche una certa caratterizzazione dei personaggi, a cui il giocatore si affezionerà e, da alcuni e senza preavviso, da cui verrà scosso. Una certa drammaticità dei toni contraddistingue Edge of Eternity, dove viene a mancare la componente di leggerezza tipica soprattutto di una parte di JRPG del panorama videoludico, non mancheranno anche colpi di scena e ad effetto.

Come detto, Edge of Eternity è comunque un gioco sviluppato da uno studio composto da pochi elementi, quindi non eccelle da un punto di vista tecnico-grafico, ma stupisce per longevità, ricchezza e profondità dei contenuti.

Edge of Eternity è un JRPG tipico, creato da amanti del genere e per amanti del genere. I fan troveranno una storia ben narrata, personaggi incisivi e una colonna sonora di tutto rispetto: consigliato per coloro che vivono di pane e giochi di ruolo in salsa anime e Japan, pur con qualche compromesso, necessario.

Gestione cookie