Dreamcutter, recensione Nintendo Switch

Dreamcutter, un action-platform side-scrolling in pixel-art, che trasuda scene piccanti tra due donne, e che si immerge nella sfera del subconscio e della psicologia. Le protagoniste sono sicuramente le due amiche, ma in particolare, sarà il Dreamcutter, un’arma capace di agire sui sogni più reconditi.

Il Dreamcutter, come anticipato, è una misteriosa falce che ha un duplice utilizzo, ha la capacità di sbloccare ricompense molto spinte in scene da Visual Novel e la possibilità di fuggire dagli incubi più profondi. Il gioco si dipana in una narrazione a doppia via, nei momenti più action che si svolgono nel misterioso mondo dei sogni, e in quelli dialogici dove si esprime nella sua versione più sfacciata.

Da un punto di vista del gameplay, Dreamcutter regala qualche ora di divertimento, piuttosto sfidante nella fase sogno-action, specie contro i boss. Ma questi devono essere sconfitti per poter ottenere le vere ricompense, per Haley, di poter risolvere incubi misteriosi e di poter interfacciarsi con quella che è ben più di un’amica, come Lucia, per il giocatore, di poter apprezzare le cut-scene in CG piccanti.

La narrazione e la storia sono fortemente improntati sui desideri del subconscio, molto legati al contesto psicologico della protagonista Haley, e sul tema della coppia: proprio su quest’ultimo punto verte proprio uno dei colpi più importanti della fase action, ossia la Dream Combo, che consente di accumulare punti, raccogliere monete e acquisire boost per la nostra protagonista e la falce. Man mano che si evolve, il Dreamcutter, ci consentirà infatti di raggiungere aree sempre più difficile da poter esplorare.

A un comparto tecnico sicuramente adatto alla Nintendo Switch, a cut-scene che rivelano una discreta arte, corrisponde un comparto sonoro coinvolgente e adatto alle varie fasi in cui si suddivide il gameplay.

Dreamcutter, è un action-platform side-scrolling in pixel-art divertente e sfidante, condito da scene piccanti tra donne, fortemente immerso nella sfera del subconscio e della psicologia, che garantisce alcune ore videoludiche calde e avvincenti.

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