Belga di nascita e con un nome altisonante, atto a rievocare eroi classici leggendari, è uno dei personaggi che più hanno fidelizzato i lettori di Agatha Christie: stiamo parlando ovviamente di Hercule Poirot.
In Agatha Christie – Hercule Poirot: The First Cases, il detective muove – come suggerisce chiaramente il titolo – i suoi primi passi nella sua imperscrutabile e sottilmente ironica capacità investigativa. Investigare, però, è una caratteristica che si può imparare con gli anni, con l’esperienza, mentre l’ingegno e l’intuito sono per pochi eletti. Eletti dalla nota scrittrice di gialli e, primo fra tutti, il nostro investigatore baffuto.
Agatha Christie – Hercule Poirot: The First Cases è un mettere mano al passato di Hercule, da quando muove i primi passi nelle piccole beghe domestiche dove si cela sempre qualcosa di più recondito e misterioso, a veri e propri casi di omicidio. Un giovanissimo Poirot è infatti quello che ci presenta Blazing Griffin, un novello investigatore che mostra sin da subito le sue caratteristiche peculiari di ingegno e anche di spigolosità e dal suo fare pungente e a tratti, ovviamente, anche un po’ invadente (che non genera certo simpatia nei suoi interlocutori). Il gioco, uscito su console e PC – noi lo abbiamo provato su PS4 – è un classico titolo investigativo, dove dovremo guidare il nostro investigatore all’interno (o all’esterno) delle aree di investigazione, rintracciare piccoli indizi apparentemente innoqui e poi tessere le fila della fitta ragnatela per poterne venire a capo.
Oltre all’esplorazione-investigazione di Poirot – reso in visuale isometrica zoomabile di buona qualità che permette di accorgersi di vari dettagli necessari allo svolgimento della trama e dell’indagine – dovremo quindi raccogliere tutti gli indizi, indagare nel passato e nelle storie, oltre che nei legami dei vari personaggi che incontriamo, dialogare con loro e scegliere spesso il giusto approccio per ottenere risposte esaustive. Non capita di rado infatti che il nostro eroe non colga il carattere dell’interlocutore e sbagli domanda o osservazione, così da non cavare un ragno dal buco.
Scovati gli indizi e collegati ai vari personaggi, ci troveremo di fronte a una vera e propria ragnatela di indizi da collegare: collegamenti non impossibili, che, una volta soddisfatti, porteranno ad ulteriori dilemmi o alla conclusione di quell’analisi. Insomma, il leit-motiv di questo romanzo giallo è abbastanza semplice e chiaro, il percorso da seguire per i detective novelli, sebbene non povero di insidie, si dipana in maniera nitida durante i vari capitoli dell’esperienza di Poirot. Un gameplay semplice che convince e diverte, e ovviamente appaga specie quando si riesce a fare i corretti collegamenti nella mente del protagonista. Un po’ troppa lentezza si riscontra nelle fasi di esplorazione, con una certa meccanicità di movimento del nostro personaggio.
L’esperienza videoludica di Agatha Christie – Hercule Poirot: The First Cases è tutta nel romanzo giallo: nasce per gli amanti del genere, ma diverte e appaga anche i neofiti, con la sua trama convincente e la rete di indizi facile da apprendere e sfidante al punto giusto, possiamo ben dire che Blazing Griffin e Microids hanno sicuramente centrato l’obiettivo.