Sorpresa e meraviglia tra gli studiosi, che hanno annunciato di recente di aver scoperto una nuova specie, mai vista prima. Una notizia eccezionale e che apre nuovi scenari a livello mondiale. Ecco di cosa si tratta.
La conoscenza non ha mai limite, e benché si pensi di aver scoperto buona parte della flora e fauna del nostro pianeta, una notizia apre nuovi spiragli. Gli studiosi hanno annunciato poco tempo fa di aver scoperto una nuova specie, mai riconosciuta prima. La notizia ha fatto chiaramente il giro del mondo, lasciando tutti a bocca aperta: come è possibile che sia stata scoperta solo ora?
Eppure, già in passato è successo che ciò accadesse, pur riconoscendo specie risalenti a migliaia di anni fa, quindi non c’è poi molto di cui rimanere stupiti. Grande felicità e soddisfazione da parte del gruppo di esperti, che ora si stanno occupando di catalogare e capire tutto ciò che è dato sapere su quanto scoperto, in grado di cambiare la fauna per come la conoscevamo fino a poco tempo fa.
Scoperta eccezionale: esiste una nuova specie, annunciano gli studiosi con grande entusiasmo. Cos’è?
A fare l’importante annuncio è stato un gruppo di ornitologi sulla rivista specializzata Zootaxa, spiegando di avere scoperto la specie Oceanites barrosi, alla lontana imparentato con l’Hydrobates pelagicus. Meglio noto con il nome di L’uccello delle tempeste, poiché si crede che il suo arrivo sulle coste preveda l’arrivo di perturbazioni in arrivo dal mare, questo pennuto vive tra Asia, Africa e Europa. Il suo “parente”, già rinominato l’uccello delle tempeste del Pacifico del Sud, ha stupito gli esperti, per le sue caratteristiche così simili ma allo stesso tempo differenti rispetto al suo quasi omonimo.
“La nuova specie, Oceanites barrosi, abita le coste del Cile centrale e sembra riprodursi lontano da Oceanites gracilis e da Oceanites pincoyae. L’Oceanites gracilis si riproduce infatti principalmente nel deserto di Atacama, mentre l’Oceanites pincoyae più a sud” hanno voluto spiegare gli ornitologi sulla rivista scientifica. Stando alle loro conclusioni, queste tre specie di uccelli sarebbero nate con un processo di colonizzazione addirittura tra i 15 e i 18 milioni di anni fa.
Una conclusione sorprendente, che spiegherebbe la parentela alla lontana tra i due volatili, che hanno ecosistemi e habitat simili. Ma non è finita qui, poiché a loro sarebbe legata anche la specie del Oceanites exasperatus, uccello apparso però per la prima volta alcune migliaia di anni dopo, unico a abitare il Polo Sud assieme ai Pinguini Imperatore.