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Atelier Sophie 2: The Alchemist and the Mysterious Dream, recensione PC

Atelier Sophie 2: The Alchemist and the Mysterious Dream, come un fulmine a ciel sereno la protagonista preferita e forse anche quella con maggiore carisma della nota serie di JRPG alchemici di GUST Studio e Koei Tecmo ci porta in una nuova avventura onirica, un vero e proprio spin-off concepito come una sorta di sogno, anche per giustificare un secondo inatteso capitolo su Sophie, dopo che la serie Mysterious era bella che conclusa. Un’avventura che non è uno spin-off nella vera accezione del termine, in quanto Atelier Sophie 2: The Alchemist and the Mysterious Dream si dipana in una storia lunga, avvincente e affascinante, e, inoltre, supera di gran lunga gli altri componenti di una che non possiamo più chiamare trilogia, a questo punto.

Atelier Sophie 2: The Alchemist and the Mysterious Dream, pur immettendosi tra Sophie e Firis, ossia primo e secondo capitolo della serie Mysterious, valica i confini della tetralogia, prendendo a piene mani da quello che di buono ci ha lasciato la serie di Ryza, nelle sue dinamiche di gameplay che spaziano a 360 gradi in mappe aperte e liberamente navigabili, nelle modalità di sintesi nella fase più propriamente “alchemica”, ma anche nella fase di ricerca e di raccolta dei materiali. Anche le fasi di combattimento sono un chiaro derivato di quanto di buono era stato fatto soprattutto con Atelier Ryza 2. Il contesto grafico e di design è sempre quello adorabile a cui la serie ci ha abituati, con modelli e personaggi ricchissimi di colori e sfaccettature, personalizzati, ironici e con profonda caratterizzazione. Anche i dialoghi, nella loro tipica leggerezza della serie, affondano gli artigli su tematiche anche importanti, come il tema dell’amicizia, della famiglia…e dei viaggi nel tempo e in mondi paralleli.

La via di fuga dalla trilogia ce la concede la trovata del viaggio onirico di Sophie: La nostra protagonista infatti sta nel bel mezzo di un’avventura con l’amica di lungo corso, Plachta, quando le due ragazze vengono a contatto con un gigantesco albero che sprizza magia da tutti i suoi anfratti. Questo altro non è che un vero e proprio portale spazio-temporale, che causa lo smarrimento delle due protagoniste: Sophie, dopo aver perso in una sorta di cut-scene velata a mo’ di sogno, la propria amica, si risveglia in un mondo al di fuori dello spazio e del tempo, anzi che pare essere un riflesso di un tempo passato. Recuperata la memoria e conoscendo il misterioso mondo in cui è giunta, Erde Weige, Sophie si organizzerà per ritrovare l’amica scomparsa, non senza colpi di scena che ne sovvertiranno le sorti e renderanno la ricerca, se possibile, ancora più ardua. Ovviamente la prima cosa sarà quella di mettere a disposizione degli abitanti di quel mondo fantastico le proprie abilità da top-level per sull’alchimia.

A un character design di ottimo livello e fattura, sulla falsa riga di Ryza 2, corrisponde una cura ancora più attenta e qualitativa degli scorci paesaggistici: la bellezza dei paesaggi, diversificati tra loro, si moltiplica: infatti, con l’utilizzo di determinati item (opportunamente creati…) e delle sorte di colonnine che paiono venire da un dubbio passato, i paesaggi mutano clima e, quindi, aspetto. Consentendo pertanto di raggiungere aree inaccessibili nell’uno o nell’altro caso. Il contesto è tipicamente fantastico e molto legato alla sfera del sogno: Erde Wiege è un posto strano e di difficile inquadramento. Una dimensione che, poi si scoprirà, è opera della dea Elvira, creata per dare a tutti la possibilità di rincorrere i propri sogni e farli diventare realtà, obiettivo finale per poter tornare alla vita di tutti i giorni.

Come in ogni Atelier che si rispetti, anche Sophie 2 ti porta a trascorrere la maggior parte del tuo tempo nel crafting, in questo caso, nella sintesi: il tuo pentolone sarà il tuo miglior compagno di viaggio, e, se diventa indispensabile per poter andare avanti nella storia creando oggetti e prodotti utili a risolvere enigmi ambientali, sbloccare aree, sconfiggere nemici, rimane comunque la migliore risorsa per affrontare il viaggio in totale scioltezza e per accontentare le numerose richieste che ti verranno avanzate (quest secondarie per sviluppare il party di personaggi).

Il combattimento in Atelier Sophie 2 ritorna un pizzico verso il tradizionale JRPG, pur rimanendo dinamico: al classico combattimento a turni dove il party sarà composto da 3 personaggi schierati e 3 riserve a supporto, e dove potrai optare per attacchi normali, attacchi speciali contro singoli nemici o ad aree, attacchi elementali, arti di protezione, oppure verso la selezione di item distruttivi o rigenerativi a seconda del caso, corrisponde anche la possibilità di sbloccare i Twin Attacks e di selezionare anche il personaggio che si porrà a protezione al momento dell’attacco nemico. Queste due ultime fasi sono quelle che rendono il combattimento strategico da JRPG più dinamico e personalizzabile: sbloccato infatti il Twin Attack, opteremo per il compagno con cui effettuare l’azione in combo, scegliendo tra attacchi, arti, utilizzo item etc etc. Quando il nemico sta per attaccare, potremo scegliere il membro del party che dovrà assorbire maggiormente i colpi sul proprio groppone, semplicemente con un tasto del controller (o della tastiera).

Appaganti, comunque, i premi ottenuti nelle battaglie contro i boss e contro i nemici, così come la fase maggiore di questo titolo, ossia quella della raccolta di ingredienti necessari alla creazione. Spazio assoluto alla creatività del giocatore, che si troverà immerso in un mondo fantastico in compagnia dell’eroina del franchise più amata.

Ad abbellire ulteriormente il contesto videoludico, e qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, il comparto sonoro, sempre azzeccato e coinvolgente, insieme a una storia che non annoia mai, che spinge ad esplorare e a creare, a scoprire e ad avventurarsi in ogni angolo del mondo fantastico e con ogni clima possibile (sicuramente uno dei leit-motiv di questo titolo).

Atelier Sophie 2: The Alchemist and the Mysterious Dream è una sorta di manifesto del franchise di GUST Studio, l’eroina più amata ottiene infatti un’avventura tutta sua oltre al primo capitolo della ex-trilogia, una sorpresa, l’uscita, nessuna sorpresa nella qualità e nel livello di alto profilo di questo longevo JRPG. Inutile dire che i fan della serie non possono perderselo.

Ignazio Cusimano

Amante dell'Hi-Tech e dei videogame da quando è stato capace di intendere e di volere, appassionato di Anime e di tutto ciò che ha un minimo di retrogusto culturale giapponese...

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