Non sono passati molti mesi da quando è giunta la notizia di una sorta di Intelligenza Artificiale all’interno del motore di ricerca più popolare al mondo: RankBrain.
Sapete tutti di cosa si tratta? Per chi non ha seguito le ultime news sull’argomento proviamo a fare un veloce riepilogo: Hummingbird è il nome dell’algoritmo di ricerca di Google e RankBrain ne è una parte. Ma cosa fa esattamente? Viene utilizzato per interpretare le ricerche che le persone fanno, per trovare pagine che potrebbero non includere al loro interno le parole usate per effettuare la ricerca. Molti anni fa Google non associava il singolare di una parola alla stessa parola volta al plurale, e tantomeno identificava i sinonimi di un termine. Oggi sì, e grazie alla creazione di “stemming list”, che prevedono sì una parte di lavoro umano ma il grosso lo svolge sempre la “macchina”, le connessioni tra argomenti e data base sono in continuo aumento. Concludendo, RankBrain aiuta a interpretare le query per aiutarti a trovare ciò che cerchi e magari qualcosa in più.
E’ un processo inevitabile quello che accorcia le distanze tra una macchina, o per usare un termine diventato quasi steampunk un “elaboratore dati”, e l’individuo. Ed è ovvio che siano i grandi colossi a proporre le soluzioni più avanzate come tools, apps soprattutto dedicate ai giochi. Infatti Big G ha appena inserito la possibilità di giocare a Tris direttamente all’interno del motore di ricerca. Per giocare basta cercare su google la parola “tris” o “tic tac toe” e comparirà il gioco. Questa è l’ultima delle tante trovate per dare dei risultati di ricerca ancora più vicini agli utenti.
La rete ci legge dentro, si potrebbe quasi dire, ed ogni innovazione serve a diminuire la distanza fra uomo e macchina.
Un esempio adatto è anche dato dalle novità introdotte anche dalle piattaforme videoludiche, come ad esempio la Sony: Con PlayStation VR, dove VR sta per Virtual Reality, i giochi non sono più uno scorrimento di immagini e frame su schermo, ma stanno intorno a noi, e con essi interagiamo come mai prima d’ora. L’integrazione Uomo-Macchina, l’interattività portata all’ennesima potenza, ci consente di passare anche dalla realtà virtuale a quella aumentata, ossia dove la stessa realtà in cui viviamo viene amplificata mediante la tecnologia. Ne sanno qualcosa gli sviluppatori ad esempio di PokemonGo, i quali hanno ben capito come l’interazione dei graziosi personaggi con la realtà vera e propria (le mappe di Google ad esempio sono uno strumento vero e proprio), dove è stato ed è possibile ritrovarsi sul proprio divano un Pokemon, oppure nell’ascensore etc etc.
Ed è proprio per cercare di azzerare le distanze e creare un rapporto più umano che adesso alcune partite si possono giocare online, ma con un croupier in persona, come nel caso del blackjack su uno dei siti di gioco online. In questo caso, una volta approdati sul gioco del blackjack, si aprirà sul browser una finestra dove una croupier dal vivo vi indicherà cosa fare per iniziare il gioco.
Magari non direttamente su Google ma stai certo che Big G ti saprà indirizzare…
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