Non è bastato il cambio di governo e una nuova formula generale per portare i mercati a fidarsi dell’Italia.La spinta sui mercati delle dimissioni di Silvio Berlusconi è incisa oarzialmente nella prima fase della giornata. La speculazione è ormai il vero problema del nostro paese dove l’economia e lo spread sono i giudici di ogni aziende politica ed economica. Dopo una partenza incoraggiante, Piazza Affari perde il 2,4% tornando oltre quota 500.Il differenziale tra Btp e Bund a 10 anni si era ridotto in mattinata a 437,7 ma con l’ asta dei Btp a 5 anni da 3 miliardi di euro di titoli ha provocato un rendimento del 6,29%, il più alto dal 1997.Duro colpo anche per Unicredit che perde il 6 dopo essere partita bene con un +4% per il via del piano di immissione di nuovi capitali indistriali.Intanto per i Btp italiani potrebbero aver pesato anche le dichiarazioni di Jens Weidmann al Financial Times.
