Non parliamo di fantascienza ma di una realtà che potrebbe rivoluzionare il pensiero umano. Se nel corso della vostra vita avete avuto pensieri e paure troppo grandi potrebbe esserci la soluzione. Un gruppo di neuroscienziati di New York, ha scoperto infatti il meccanismo per bloccare i brutti ricordi e non perdere le conoscenze. I dettagli dello studio sono presentati a Venezia alla ‘The future of science’ dedicata allo studio della mente.
Un ricordo di lungo termine deve aver scatenato qualche forte sentimento positivo o negativo, maggiore è il livello emotivo provocato , più alto è il ricordo nella nostra mente. Alcune volte capita che situazioni vissute con troppa emotività e grosse paure provocano un rilascio di ormoni che annullano il ricordo. Quindi, per alcune memorie come quelle negative, associate alla paura, si può ridurre il ricordo e bloccare questi pensieri nella nostra mente.
Non è sempre possibile farlo, dopo la formazione del ricordo nel tempo si trova un momento in cui diventa debole e bisogna agire, altrimenti il ricordo si consolida nuovamente.
Bisogna insomma intervenire con i farmaci nel momento in cui il ricordo è labile, bloccando i recettori del cortisolo, diminuendo l’intensità del ricordo. Quando invece vogliamo ricordarlo possiamo introdurre grow factor 2 (IGF2) e l’apprendimento aumenta. Per il momento è ancora tutto in fase di test, ma in un futuro non troppo lontano sarà sicuramente un’operazione quotidiana, questo apre anche un grande dibattito e problema morale.