Steve Jobs è morto all’età di 56 anni. Pochi minuti dopo l’annuncio, Twitter e altri canali digitali come social network sono stati inondati di messaggi di dolore per un uomo molto riservato che fino alla fine ha combattuto con la sua malattia.Un manager,un imprenditore per molti un visionario. La sua eredità è quella di un individuo che ha usato la sua guida, la visione, la curiosità e l’intelligenza per arrivare con le sue sole possibilità in alto.Molto in alto anche senza nessuna laurea.
Dall’introduzione del primo computer Apple alla fine del 1970 al suo passaggio in NeXT e Pixar nel tardo 1980 e all’inizio del 1990 per la sua leadership nello sviluppo con iPhone e iPod e durante gli ultimi 10 anni di Apple, Jobs ha trasformato le sue energie e creazioni per trasformare la vita delle persone.Ha percepito in anticipo prima dei rivali dove il mondo della telefonia e della tecnologia andasse , forse in questo è stato un veggente per riuscire ad anticipare gli avversari e realizzare prodotti migliori.
Il ritmo incessante di innovazione di Apple nel corso degli ultimi 13 anni è dovuto indubbiamente all’ampiezza della visione di Jobs che ha guidato Apple all’apice dei tre marchi più importanti al mondo.Ha ricordato al mondo che forse la vita è una e vale la pena di lottare per quello in cui si crede. Sicuramente ci saranno tante delusioni, si potrà cadere e subire una dura sconfitta dalla vita ma vale sempre la pena di lottare e arrivare in fondo in questo viaggio.
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