Ha conservato una pietra all’interno di una scatola per diversi anni. Molto tempo dopo scopre davvero di cosa si trattava.
Diverso tempo fa, un ragazzo decise di conservare all’interno di una scatola una pietra molto particolare che tanti anni dopo ha assunto un significato specifico. Una scoperta che, cinquant’anni dopo, ha suscitato grande attenzione ed interesse, scopriamo dunque insieme di cosa si tratta.
Conserva quella che credeva fosse una pietra: la scoperta dopo 50 anni
Joseph Pfefferle era un guardiaboschi che, ad un certo punto, trovo una in pietra molto particolare che decise di conservare all’interno di una scatola.
Ci troviamo nel 1976 e l’uomo era, in quel periodo, impegnato a pulire i resti di una valanga che aveva avuto luogo nel villaggio di Ischgl, in Austria. Durante tale operazione l’uomo si accorge che c’era sul posto una roccia diversa rispetto alle altre che aveva precedentemente visto. Si trattava, infatti, di una pietra nera molto grossa.
Ad un primo sguardo, l’uomo si accorge che si tratta di un ritrovamento che non sembra appartenere al pianeta Terra. Per questo motivo, dunque, decide di portarla con sé a casa e di tenerla a mo’ di souvenir, custodita all’interno di una scatola, nella quale resta chiusa per più di 30 anni.
Un meteorite in casa
Nel 2008 però, il guardaboschi, dopo aver ascoltato una notizia in televisione che parlava di un meteorite, si ricorda della pietra che aveva conservato molti anni prima all’interno della scatola e decide, dunque, di consultare un esperto universitario al fine di determinarne l’origine e la composizione.
Lo studioso a quel punto si ritrova di fronte ad una scoperta incredibile, in quanto il guardiaboschi per oltre trent’anni aveva custodito un un pezzo di meteorite che, a giudicare dallo stato di conservazione, sembrava caduto sulla terra molto tempo prima, in epoche remote.
Maria Gritsevich, insieme a un gruppo di scienziati dell’Università di Helsinki, inizia ad indagare e ad analizzare il meteorite custodito dal guardiaboschi, effettuando una ricerca poi pubblicata sulla rivista Meteoritics & Planetary Science.
Secondo quanto sostenuto dal gruppo di esperti, pare che tale meteorite sia precipitato sul nostro pianeta in tempi, invece, recenti e potrebbero esserci anche testimonianze registrate in formato video dell’evento che ha avuto luogo.
A quel punto, dunque, i ricercatori hanno iniziato a mettere sotto la lente d’ingrandimento diversi filmati ottenuti da 25 telecamere diverse che erano state installate al fine di osservare il cielo nella Germania meridionale.
Non è stata un’impresa semplice, in quanto negli ultimi cinquant’anni sono state avvistate oltre 2000 palle di fuoco nel cielo. Alla fine, gli studiosi hanno scoperto che il pezzo di meteorite era caduto sul suolo terrestre il 24 novembre 1970.