Crystar: la nostra recensione PS4

Crystar è un gioco di ruolo alla giapponese, con tanto di stile anime disegnato a mano, tipico per certi versi, ma dalle tematiche profonde e sicuramente desuete in questo genere di giochi. Il titolo di Furyu è arrivato anche in Europa tramite l’editore Spike Chunsoft, per la fortuna dei fan del genere che anche in occidente vogliono poter mettere le mani su alcune delle pietre miliari di stampo orientale.

Crystar spicca, tra i tantissimi titoli RPG in salsa Japan che rimangono spesso confinati in Giappone, emerge e giunge a noi con tutta la sua amabile grafica e design in stile anime, dialoghi in stile Visual Novel, e un gameplay tipico dell’action RPG. Ma non è tutto, giunge infatti a noi con una narrazione che stupisce, per le tematiche profonde affrontate, temi che, come detto, non sono proprio tipici del genere, che abbandonano la tipica leggerezza dei toni per immergersi in problematiche di vita che affliggono tutto e tutti.

Depressione, ansia, suicidio, omicidio, aborto, abusi e violenze: sono solo alcuni dei temi affrontati in Crystar e subiti da una protagonista che viene quasi catapultata improvvisamente dalla sua giovinezza ad affrontare problemi che sono più indicati per un adulto. La 15enne Rei Hatada, infatti, si trova per caso in un mondo che non conosce e non riconosce, un mondo fantastico che la accompagna nella crescita personale e nella quest, la ricerca della sorella minore Mirai, che presto si scopre essere imprigionata in quel mondo che altri non è che il Purgatorio.

Mirai, come le tante altre anime smarrite, si è persa nel Purgatorio e solo l’aiuto di Rei potrà salvarla: qui entrano in gioco due demoni gemelle, Mephis e Pheles, che stringono un patto con la giovane, basterà che si erga a Esecutore del Purgatorio, un boia delle anime, in grado di viaggiare tra il reale e il Purgatorio stesso. Rei si vedrà ben presto costretta ad affrontare spettri, che conservano solo piccoli barlumi di memoria e Revenant, che vanno acquisendo lampi della propria esistenza ( e più complessi da Eliminare). Ma se molti spettri meritano di essere colpiti dall’Esecutore, in quanto assassini, psicopatici, violentatori nella vita passata, alcuni risultano essere anche bambini, incolpevoli.

Dietro ogni spettro ci sta nascosta una tragedia, il percorso di Rei (e delle altre protagoniste che via via si uniranno) sarà tortuoso e ricco di lacrime: le lacrime sono uno dei temi principali di questo action RPG, che come gemme aiuteranno la protagonista, anche a riempire l’apposita barra di potere. Questa consentirà in game di sbloccare il guardiano, utilissimo compagno di battaglia in ogni occasione.

L’aspetto RPG del gioco è amplificato dall’utilizzo di miglioramenti e customizzazioni, come ad esempio la purificazione dei Tormenti (valuta e premio per aver sconfitto i Revenant) che consente l’accumulo di Sentimenti (miglioramenti, armi, armature etc.). Indispensabile quindi, per dirla seguendo la poetica degli autori, passare dai Tormenti, dalle Lacrime e dalle Sofferenze, affrontare i propri Sentimenti Purificando i patemi e, così, potersi redimere.

Passando ad analizzare il gameplay e la parte più action del gioco, possiamo sicuramente dire che Crystar è sì concentrato sulle modalità di combattimento, sulle combo e sulla diversificazione dei modi di combattimento dei vari personaggi, ma talvolta l’esperienza potrebbe risultare ripetitiva.

Crystar è un RPG action al femminile, che affronta tematiche profonde e adulte, problematiche del genere umano, gradevolissima dal punto di vista estetico e di design, sia per gli ambienti che per i modelli, con una narrazione che coinvolge e convince. L’aspetto dark e le soundtracks accompagnano l’esperienza parallelamente ai tormenti delle protagoniste, coinvolgendo il giocatore e spingendolo a legarsi alle protagoniste a livello empatico. Gli amanti del genere RPG in stile nipponico avranno in Crystar una bella sorpresa, ripetiamo, specie per i contenuti, la narrazione e la trama.

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