Dead Rising Deluxe Remaster, recensione PC

Dead Rising Deluxe Remaster, ossia la versione aggiornata del classico gioco di zombi di Capcom, dove il reporter Frank West deve far fronte, durante il suo reportage alla ricerca dello scoop, a un’invasione di non-morti, di tutte le taglie e dimensioni (e con un sacco di fan service, compresi cosmetici e personaggi del roster horror di Capcom).

Bene, possiamo riassumere affermando che questa versione completa, arricchita e rimasterizzata fa rivivere l’essenza della versione originale, portandola verso nuovi orizzonti videoludici e raggiungendo nuove tecnologie avanzate e facendo invaghire i nuovi giocatori più assetati amanti di horror, apocalisse e ironia.

Macabro, ironico, a tratti goliardico, ricco di colpi di scena, un vero teatro dell’assurdo.

La trama si dipana alla ricerca delle foto più assurde e in un continuo e incessante incalzare di orde di zombie, da abbattere celermente, mentre si cerca di scoprire cosa c’è sotto questa epidemia. Il gioco segue le avventure di Frank West, un fotoreporter freelance che si ritrova intrappolato in un centro commerciale infestato da zombi nella città fittizia di Willamette, Colorado.

Il nostro caro e a tratti irriverente, Frank, ha 72 ore per scoprire la verità dietro l’epidemia di zombi, capire cosa ha scatenato l’invasione del centro commerciale (e poi del resto della città), smascherare le trame come uno dei migliori complottisti, e trovare una via di fuga (ossia, raggiungere in tempo il luogo di atterraggio dell’elicottero che lo porterà via).

Cosa farà nel frattempo? Diventerà uno dei migliori esecutori di non-morti, adoperando anche le armi più impensabili (pietre preziose, peluche, armadietti, cassa per il pagamento, carrelli della spesa, pezzi di zombie sparsi qua e là…in pratica tutto ciò che non è impernato al pavimento o al muro diventa un’arma utile a decapitare, sventrare, quartare zombie), si cimenterà nel salvare più sopravvissuti possibili, combattere orde di zombi e affrontare vari psicopatici che hanno perso la ragione a causa del caos. E, scattare foto, raccogliere punti essenziali alla crescita dello stesso fotoreporter, anche le più cruente e assurde (anzi, sono quelle che garantiscono un maggiore punteggio).

Man mano che Frank esplora il centro commerciale, scopre che l’epidemia è il risultato di un esperimento biologico fallito. Con l’aiuto di alcuni alleati, scovati a lottare tra la vita e la morte all’interno del centro commerciale, come la guardia di sicurezza Brad Garrison e la dottoressa Isabela Keyes, Frank cercherà di raccogliere prove sufficienti per esporre la verità al mondo. Il tutto condito da una serie di scontri intensi e rivelazioni scioccanti, con Frank che deve fare scelte difficili per sopravvivere e portare alla luce la cospirazione dietro l’epidemia.

Passando a cose più tecniche…

Dal punto di vista grafico, questa versione rimasterizzata di Dead Rising, come accennato, offre un notevole miglioramento grafico, con texture più dettagliate e una risoluzione più alta. Le prestazioni sono fluide, garantendo un’esperienza di gioco senza interruzioni. Il tutto garantito dal motore di Capcom (che ci ha portato l’eccezionale iper-realismo e iper-terrore degli ultimi Resident Evil, ad esempio) Re-Engine.

Il gameplay rimane fedele all’originale, con l’aggiunta di alcune migliorie nella qualità della vita. Le meccaniche di combattimento sono state affinate, rendendo gli scontri con gli zombi più dinamici e coinvolgenti, meno meccanici, trasmettendo una sensazione di assurdo e divertente allo stesso tempo.

Migliorie sicuramente apprezzate anche dal punto di vista del design, dell’atmosfera e delle ambientazioni: con ambientazioni ricche di dettagli e un’atmosfera che cattura perfettamente il caos di un’apocalisse zombi. Le decisioni di design sono state ben ponderate, migliorando l’esperienza complessiva, arricchendola di dettagli e, di conseguenza, di una bella dose di divertimento aggiuntivo.

“Dead Rising Deluxe Remaster” è una rimasterizzazione riuscita, sia perché trasmette l’essenza videoludica dell’originale, sia perché innova il titolo dall’interno, arricchendolo nel gameplay, nel design e negli aspetti tecnici, con una bella dose di fan service che non guasta mai, specie per un gioco che combina elementi horror tipici dell’apocalisse zombie e toni spesso ironici e a tratti disinteressati e bizzarri.

Sicuramente, un must per i fan della serie e per chiunque cerchi un’esperienza di gioco coinvolgente e ben realizzata tra horror che non si prende troppo sul serio, e orde di zombie da massacrare (non dimenticate assolutamente, durante le vostre run, di utilizzare la Katana per affettarli in due…vi sentirete un po’ come la Michonne di The Walking Dead, ma meno seria).