Downward Spiral: Horus Station si presenta sin dal primo impatto come una immersiva esperienza thriller spalmata in ambientazioni sci-fi a zero-gravity, per di più con la possibilità di affrontare l’avventura fantascientifica in prima persona, fluttuando e anche in rigorosa realtà virtuale. C’è da dire che abbiamo provato l’esperienza nelle due modalità e la capacità del gioco di attrarci e mantenerci costantemente incollati (si fa per dire, perché i movimenti sono talmente realistici che a momenti ci si sente davvero nello spazio più profondo) allo schermo non variano. La prima persona, le meccaniche di gioco e le costrittive possibilità di movimento configurano il titolo di 3rd Eye Studios come un plus per gli amanti del genere, specie per chi adora il VR.
Downward Spiral: Horus Station utilizza quindi la gravità zero come principale metodo di movimento in modo piuttosto intelligente e appropriato. Un titolo che nasce per il VR ma che trova un buon equilibrio tra un FPS tradizionale e un’esperienza VR stessa, un connubio che contribuisce ad alimentare l’esperienza di gioco e a non rendere semplificata e dispersiva (come molti VR punta e clicca) l’avventura a gravità zero.
Un po’ di storia. Downward Spiral: Horus Station è un gioco che si svolge su una navicella apparentemente abbandonata, priva di gravità, all’interno della quale, non senza difficoltà, dovremo ricostruire gli eventi, risolvere puzzle e misteri, spostarci con attenzione e osservare tutto quello che ci circonda: un titolo che gestisce bene non solo il gameplay ma anche la storia, un’avventura che si evince con l’incedere dell’azione, un filo che si dipana in maniera non scontata e con qualche colpo di scena. Certo non parliamo di perfezione, ci siamo infatti trovati, talvolta, bloccati su qualche geometria, specie sui soffitti e tra le tubature, ma con il rampino spesso si è risolta la situazione senza ricorrere al restart. Nel complesso non si riscontrano errori grossolani, solo qualche imperfezione facilmente correggibile e che non mina comunque l’esperienza complessiva.
3rd Eye Studios ha curato con attenzione tutti i giocatori e le loro peculiarità: se non vuoi infatti scontrarti con le minacce della stazione spaziale, ma vorrai viverti l’esperienza e la storia senza intoppi di sorta e in maniera rilassata, potrai approfittare della modalità Explorer. La modalità Esplorazione offre infatti un’esperienza più passiva, il che rende il gioco più semplice da godersi per la sua atmosfera e per i suoi meriti ambientali. L’altra modalità campagna in singolo è quella classica, sicuramente consigliata, dove la minaccia meccanica potrebbe essere dietro ogni angolo. Il gioco offre anche una funzione di campagna cooperativa oltre a una modalità multiplayer di sopravvivenza e deathmatch.
I fan di thriller e avventure di fantascienza, coloro che cercano un’esperienza intima nello spazio profondo o i giocatori di Realtà Virtuale che sono alla ricerca di un’oscura immersione profonda sul pianeta rosso, non possono perdersi l’esperienza di Downward Spiral: Horus Station.
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