Dragon Ball FighterZ è senza ombra di dubbio un titolo di cui si è discusso moltissimo nel bene o nel male, più di quanto ci si potesse aspettare ed ora vedremo di capire perchè. La prima cosa che si nota, ed è impossibile non farlo, è che il picchiaduro di Arc System Works e pubblicato da Bandai Namco è un capolavoro di grafica in cel-shading che unita anche alla sorprendente fedeltà con l’opera di Toriyama, all’anime di riferimento e la grande cura anche per i dettagli più piccoli lo rende a dir poco spettacolare da giocare o semplicemente da guardare. Bisogna però ammettere che in Dragon Ball FighterZ la spettacolarità viene leggermente privilegiata rispetto al combat system ed alla sostanza del gioco in generale.
Dragon Ball FighterZ è un classico 3 vs 3 e ricorda in parte Marvel vs Capcom, incentrato su combinazioni di colpi molti semplici e largamente scenografici in cui interverranno 1, 2 o tutti e 3 i membri del vostro team. Vi è infatti la possibilità di chiamare in campo i propri alleati per eseguire dei colpi assist, per fare combinazioni di super o per dare il cambio in battaglia! Vi sono anche combo un pò più complesse ed uniche per ogni personaggio, ovviamente faranno più danno delle combo base che si limitano ad una ripetizione del tasto di attacco leggero/medio/pesante. Le meccaniche di combattimento sono sicuramente più accessibili all’ utente medio rispetto ad altri picchiaduro che risultano molto più ostici per chi è alle prime armi. Per fare un esempio, le mosse più complesse richiedono l’esecuzione di una mezzaluna, come quella del più che noto Hadoken, ma non vi sono combo in cui sono richieste combinazioni di mezzelune o particolari tempistiche nell’esecuzione. è certamente un gioco accessibile a tutti, in cui chiunque è perfettamente in grado di eseguire qualunque combo del gioco con un minimo di pratica. Tuttavia questo non lo rende un gioco non competitivo, basta infatti avviare qualche battaglia classificata per rendersi conto che lo stile di combattimento cambia considerevolmente nelle ranked. Quindi tirando le somme un gioco semplice ed accessibile a tutti se si vuole giocare per divertimento con amici, ma allo stesso tempo molto competitivo e tutt’altro che “friendly” per chi vuole scalare le classifiche nella modalità competitiva.
La modalità storia di Dragon Ball FighterZ è veramente immensa per essere un picchiaduro, molto curata e divisa in tre archi narrativi, con video e lunghi dialoghi seppur non obbligatori da guardare, con una miriade di capitoli in cui il giocatore si trova a dover affrontare molti incontri per poter raggiungere il boss della zona, sempre evidenziato in viola, per poter proseguire. L’idea di base è molto buona, anche rafforzata dal fatto che il gioco mette a disposizione un numero di turni limitato per completare la mappa del capitolo, tuttavia Dragon Ball FighterZ fallisce miseramente in questo tentativo a causa una difficoltà ridicolmente bassa delle sfide che farà presto perdere la voglia di continuare l’impresa a qualunque giocatore.
Per quanto riguarda la modalità arcade invece Arc System Works ha fatto un lavoro difficilmente contestabile. è ben sviluppato, con la possibilità di scegliere uno tra tre percorsi differenti, strutturato a bivi e con avversari che variano a seconda della valutazione assegnata a fine incontro precedente. La modalità arcade da parecchio filo da torcere a qualunque difficoltà ed una volta completata si sblocca la sua versione difficile, la quale è veramente impegnativa anche per i gamer più competitivi.
Infine durante la nostra modalità storia, arcade o battaglia locale ci verranno rilasciati dei Zeni (la valuta del gioco) spendibili per acquistare delle capsule corp contenenti elementi estetici per la modalità online.
La notizia più importante riguarda il netcode, che come per le altre produzioni Arc System si è rivelato eccellente. Le partite classificate online risultano perfettamente giocabili, sia contro avversari italiani che contro stranieri.
La modalità online altro non è che una grande lobby tridimensionale in cui ogni giocatore utilizza una caricatura di uno dei vari personaggi dell’opera di Toriyama. Inizialmente potremo utilizzare solo Goku Super Sayan ma grazie agli Zeni che otterremo nelle modalità storia, arcade e battaglia locale (facilissimi da farmare), compreremo nel negozio della lobby le capsule corp che ci daranno accesso a molti altri personaggi in versione classica o personalizzata. All’interno della lobby è possibile utilizzare moltissime emote, anch’esse trovabili all’interno delle capsule corp, per comunicare con gli altri giocatori. Gli oggetti si ottengono in modo completamente casuale e quando si ottengono dei doppioni si ottengono delle monete premiuim con cui prendere delle capsule aggiuntive.
Le partite classificate di Dragon Ball FighterZ dividono i players in base al loro ranking, che cresce o decresce in base al numero di vittorie o sconfitte sul campo di battaglia. A seconda del livello raggiunto quindi il matchmaking crea abbinamenti con avversari del medesimo livello ma in alternativa ci viene anche offerta la possibilità di giocare “senza filtri” con la possibilità di incontrare avversari di qualunque livello. Una volta avviato il matchmaking siamo liberi di fare quello che più ci aggrada come per esempio passeggiare per la lobby scambiando emote divertenti con altri giocatori o esercitarci in particolari combo nella modalità allenamento. Quando verrà trovato un avversario il gioco ce lo comunicherà con un’apposita scritta ed un effetto sonoro. Unica vera pecca del sistema delle classificate è che non vi è alcuna punizione per il ragequit =/, il quale consente ai giocatori meno onesti di quittare un attimo prima della sconfitta senza incorrere in nessuna punizione particolare. Man mano che il nostro ranking aumenta i tempi di attesa aumentano notevolmente, probabilmente a causa del fatto che Dragon Ball FighterZ è un gioco ancora molto recente e di conseguenza vi sono pochi player di alto livello.
Oltre alle modalità di partita semplice e classificata è possibile giocare all’interno dell’Arena, in cui affronteremo vari giocatori ma senza doverci preoccupare di perdere punti in caso di sconfitta. Sempre nella modalità Arena viene inoltre offerta la possibilità di fare da spettatori alle partite altrui, guardando lo stile di combattimento di altri giocatori.
Il roster di gioco potrebbe far rizzare il naso ad alcuni player vista la presenza di personaggi del tutto marginali dell’opera di Toriyama ma tuttavia è ben bilanciato e variegato. Nonostante la presenza di scontri 3 vs 3 non ci troviamo di fronte ad un numero enorme di protagonisti, che consiste infatti di soli 24 personaggi di cui 3 sbloccabili tramite la modalità storia o prendendo un A Rank in modalità Arcade a difficoltà hard (Androide 21, Goku Super Saiyan Blu e Vegeta Super Saiyan Blu), ma nonostante il roster esiguo non si è mai davvero limitati nella composizione del team grazie alla cura dedicata ai dettagli ed alle mosse dei singoli personaggi. Inoltre è stato confermato che presto ci sarà un DLC con i personaggi di Bardock e… Broly!!!
Piccola idea molto graziosa è stata inserire dei mini episodi tratti dall’anime originale! Attivabili solo rispettando determinate condizioni. Sarà per esempio possibile vedere la prima trasformazione di Goku in super Sayan selezionando come capo squadra nel primo team Goku, nel secondo team Freezer e come campo di battaglia Namec.
Difficle dire se i personaggi siano effettivamente ben bilanciati ma sicuramente vi sono dei leggeri squilibri che vedono primeggiare certe scelte su tutte le altre (ad esempio Cell e Gohan Adulto), tuttavia è sicuramente possibile vincere con qualunque personaggio, una volta padroneggiato, nella modalità classificata online. Speriamo che nerferanno i soliti noti per dare accesso ad una maggiore varietà nell’alto ranking.
Che cosa sarebbe Dragon Ball senza le mitiche sfere del drago? Difficile trovare una risposta ed infatti le sfere del dragon non mancano neanche in questo capitolo di Dragon Ball FighterZ in cui saranno collezionabili da entrambi i giocatori a furia di combo veloci o dal conteggio elevato della durata dell’incontro, ed attivabili a furia di scazzottate avendo però a disposizione 7 barre di energia. Pensate per ottenere un considerevole bonus tra 4 a disposizione, infatti dopo averlo evocato potremo chiedere al possente Shenron uno tra questi 4 desideri: ripristinare i nostri Hp, riportare in vita un alleato, ottenere l’ultimate power, ottenere l’immortalità (temporanea).
Difficilmente vi saranno incontri in cui vedremo evocare Shenron, a causa di tutte le condizioni richieste, che tuttavia non manca in questo capitolo di Dragon Ball!
Dragon Ball FighterZ è sicuramente un titolo che merita di essere acquistato e giocato, primo fra tutti i motivi vi è la sua spettacolare grafica in cel-shading che rende le super mosse dei personaggi qualcosa di meraviglioso, gli effetti sonori molto curati ed una sbalorditiva fedeltà all’opera di Toriyama sia per quanto riguarda il design che per quanto riguarda le pose dei singoli personaggi durante le mosse di combattimento. Capolavoro assoluto? Probabilmente no, ma sicuramente è il miglior gioco di Dragon Ball uscito fino ad oggi. Arc System Works ha creato un titolo accessibile a tutti, ma dotato comunque di un gameplay soddisfacente a livello competitivo. Un must have per i fan della saga!
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