Arrivato con la giusta dose di aspettative, Dragon Ball Z: Kakarot è il primo vero Action RPG dedicato a uno dei capitoli più longevi e avvincenti della serie anime e manga di Akira Toriyama. La domanda è, hanno saputo Cyberconnect2 e Bandai Namco rendere il gioco degno delle aspettative dei fan e dei gamer assetati di giochi alla giapponese in salsa anime? Rispondiamo subito, e poi argomentiamo, assolutamente sì.
Dragon Ball Z: Kakarot è quello che deve essere, ossia un gioco che attraversa la saga dei Guerrieri Z, che ripercorre le gesta degli eroi della terra nelle battaglie all’ultimo sangue contro nemici del calibro di Freezer, Cell e Majin Bu, non risparmiandosi neanche nelle fasi intermedie, come nell’avvincente arrivo dei Saiyan sulla terra, durante le avventure sul Pianeta Namecc con i vari Crilin, Gohan bambino, Vegeta e Piccolo protagonisti indiscussi, oppure quando sulla terra sbarcano i temibili Cyborg, che andranno poi ad aumentare il roster di combattenti della serie Z.
Non mancheranno ovviamente anche le avventure che precederanno lo scontro totale contro Babidi e la sua squadra, prima di conoscere la straordinaria potenza di Majin Bu, e le vicende dedicate all’eroe della terra, Mr. Satan e alla figlia Videl. Aspre battaglie, colpi speciali, combo ad effetto, super colpi, trasformazioni per aumentare la potenza, ma anche momenti di svago, come la pesca, il baseball, le passeggiate alla guida di auto o a bordo di robot sapientemente costruiti da Bulma e dalla Capsule Corporation, mangiate incredibili e feste di bentornato, momenti esilaranti, come l’immancabile intro di Great Saiyaman e la danza della squadra Genius. Davvero, non manca nulla, ma proprio nulla, momenti che arricchiscono l’esperienza di gioco come le missioni secondarie che richiederanno ora Goku, ora Gohan, ora Vegeta o Piccolo per essere portate a termine e che permetteranno di acquisire oggetti imprescindibili per aumentare la portata di fuoco del nostro party.
Il party o il gruppo, sarà formato liberamente solo nelle fasi in cui il gioco non deve portare avanti la storia, in un mondo aperto comunque “guidato”, con la possibilità di “pilotare” tanti personaggi. Il personaggio che impersoneremo, durante la campagna principale, sarà spesso definito dal momento storico, come ad esempio Trunks, venuto dal futuro, sarà possibile averlo solo nel capitolo dedicato all’arrivo dei Cyborg e di Cell, oppure, ovviamente, i piccoli Goten e Trunks e la loro fusione, saranno disponibili solo dal Torneo Mondiale che precede lo scontro con Babidi.
Spesso impersoneremo Gohan, insieme al padre Goku indiscusso protagonista di tutte le battaglie contro i boss: lo impersoneremo da bambino, in varie vesti, da ragazzino dopo l’allenamento nella stanza dello spazio e del tempo, e da ragazzo nella parte finale. Ci godremo le trasformazioni dei vari Trunks, Vegeta, Gohan, Goku, Trunks bambino, Goten in Super Saiyan, fino al terzo livello di Goku, oppure le trasformazioni di Piccolo in super Namecciano e dopo essersi riunito con Dio. Tutte adoperabili in battaglia, consumando più o meno velocemente il potere, necessario per i colpi speciali di ogni singolo eroe: tanti colpi potranno essere “allenati”, o in fasi necessarie allo svolgimento della storia principale, oppure negli appositi campi di allenamento.
Oltre a combattere, risolvere missioni secondarie, accrescere i poteri singoli e in combo dei nostri guerrieri, potremo scoprire le fasi “storiche” di Dragon Ball, ritrovando pezzetti della memoria sparsi qua e là nel mondo, e avremo a disposizione diversi menu community per accrescere i legami con i vari personaggi che incontreremo durante la storia, facendo loro doni o potenziandoli oppure risolvendo quest a loro dedicate. Avremo inoltre a disposizione un compendio, da completare con la storia, i ricordi, i personaggi, il bestiario, gli oggetti, le musiche e i video cut-scene e le carte di Dragon Ball Z. Un album dei ricordi sempre disponibile per poter approfondire in ogni momento ogni singolo aspetto della storia, dei personaggi e del contesto di Dragon Ball Z.
Oltre ai contenuti, che come detto sono davvero completi e ricchi, al crafting e alle quest che rendono questo titolo dedicato a Goku e Compagnia cantante uno dei più appaganti in tal senso, l’esperienza videoludica in Dragon Ball Z: Kakarot è completata dagli aspetti grafici e tecnici del gioco e dal gameplay, in fase di battaglia e in fase di esplorazione. Dal punto di vista tecnico e di design, DBZ: Kakarot rispecchia a tuttotondo l’esperienza artistica dell’anime. I modelli sono eccellenti, non solo dei personaggi principali, ma anche dei PNG, con moltissimi dei quali è possibile interagire: un design caratteristico e fedele all’arte di Toriyama, così come i paesaggi, le città, i mondi e i pianeti sono uno strizzare l’occhio di continuo ai fan della serie anime. Il comparto tecnico è solido, non dà segni di cedimento neanche nelle fasi più concitate contro gruppi numerosi di nemici, lo stile unico è ovviamente riprodotto nelle musiche storiche e rivisitate e nelle tante cut-scene che ripercorrono le gesta dei guerrieri Z e delle loro avventure.
Gameplay che possiamo definire sicuramente fluido, con varie possibilità di spostamento veloce nella mappa, anche se nel passaggio da una parte all’altra della macromappa del mondo o semplicemente nei passaggi di capitolo i caricamenti potevano essere sicuramente più veloci: potremo usare la nuvola d’oro, auto o robot, volare o utilizzare un po’ di potere per il super volo e con l’interazione possibile con quasi tutto ciò che si presenta nel mondo di DBZ. Da catturare animali o sconfiggere i dinosauri, a distruggere parti corpose di montagne e colline, oppure le torri del Red Ribbon, incontreremo parecchi nemici durante le nostre esplorazioni, di livello via via sempre superiore per accrescere l’esperienza dei nostri eroi, e, quando ci sembrerà di non aver altro da fare, basterà mettere assieme le sette sfere del drago e chiedere a Shenron di poter affrontare nemici già affrontati e boss temibili oltre a poter ottenere ricchi premi.
Dragon Ball Z: Kakarot è l’action RPG dedicato alla serie anime e manga che ci voleva. Un gioco che esprime ottimamente tutto quello che un fan della serie avrebbe voluto in un gioco dedicato ai propri beniamini, sicuramente un’esperienza da riproporre anche per altri capitoli dell’anime e non solo (faremmo carte false per un gioco del genere dedicato a Saint Seiya). Immancabile per i fan, consigliatissimo per tutti gli altri.
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