Dusk Diver è un action RPG in salsa Japan, ambientato a Taipei, con uno stile anime caratteristico e caratterizzante, che si dipana in una storia in due dimensioni, dove scolari di giorno, entrano nella seconda parte della giornata in un mondo parallelo per affrontare le minacce del caos verso la società.
Un titolo ricco di cliché narrativi, ovviamente, che non rinnova da questo punto di vista, ma che diverte nel suo gameplay action ben strutturato, un beat’em up in stile Warriors, con tanto di colpi speciali, parate, trasformazioni momentanee e boost temporanei.
Una società, quella di Ximending a Taipei, Taiwan, che, seppur in un contesto tipico dell’anime giapponese, ricalca la realtà, con ambienti che sono stati pensati e costruiti portando una discreta attenzione ai particolari. Non foto-realismo, intendiamoci, ma un contesto realistico che arricchisce ancora di più l’esperienza in-game.
Un titolo, Dusk Diver, al contempo stratificato, dove la customizzazione e la personalizzazione del party ha, come ogni buon titolo in stile Japan, la sua buona dose di ricchezza. Buoni, anzi piuttosto ben curati, se si considera anche il budget destinato allo sviluppo, nel design, i personaggi principali – sia nei modelli 2D in fase di dialogo che nei loro modelli 3D poligonali -, approfonditi nella loro caratterizzazione e nella loro differenziazione in maniera soddisfacente, sia nelle fasi di combattimento (ciascuno ha delle peculiarità che sono ben visibili e ben diversificate in-game), che nei momenti di dialogo e di procedimento della narrazione: nei dialoghi è presente anche un’ironia insita che non guasta mai.
Dopo una lunga premessa su ciò che ci veniamo a trovare davanti in Dusk Diver, vediamo un po’ di storia e di contesto: Entriamo subito nei panni di Yumo, una giovane ragazza liceale che passeggia con la migliore amica per le strade di Ximending a Taipei, Taiwan, quando all’improvviso veniamo risucchiati in un mondo parallelo ricco di mostri del caos, lo Youshanding. Qui veniamo salvati da Leo, un guerriero mansueto che dopo diventa un pupazzo a forma di leone. Sarà uno dei nostri guardiani. Lo possiamo evocare per brevi momenti al fine di darci una corposa mano in battaglia. Altri personaggi caratteristici andranno poi a costituire il nostro party, tutti potranno essere evocati al momento del bisogno.
Tornati alla realtà, Yumo si rende conto della situazione, anche tramite le spiegazioni di una proprietaria di un minimarket (un orso di porcellana!) che sarà anche il boss di quello che diviene il vero e proprio Quartier Generale nella lotta al caos. Yumo crescerà nelle combo, negli attacchi boost, anche mediante l’utilizzo dei compagni guardiani, al momento giusto: più, infatti, questi ultimi vengono usati in battaglia, più crescerà il legame con loro, sbloccando side-quest e, di conseguenza, nuove opportunità in combattimento.
Il gameplay di Dusk Diver è divertente, gli ambienti coloratissimi e vivaci fanno da contesto a un titolo che sicuramente consente di passare alcune ore senza troppi pensieri, accompagnati dal piacevole design, dall’ironia dei personaggi, e da sfide impegnative e appaganti al tempo stesso con i boss dello Youshanding.
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