Earth Defense Force: Iron Rain, ossia lo spin-off, sviluppato da YUKE’S e edito da D3 PUBLISHER, della serie EDF che sprigiona tutta la sua frenesia nel divertimento letale, che va preso a bocconi e che non lesina innumerevoli mostri alieni da abbattere, dalle immancabili formiche giganti, a scarabei infiammabili, a robot grandi quanto un grattacielo e persino a robot con tanto di tentacoli della grandezza di un intero quartiere.
La serie ci ha insegnato che l’intero plot narrativo, se così si può definire in un gioco che altri non è se non la devastazione continua di nemici alieni che invadono la terra, è immerso in una sorta di film di secondo livello, dove la trama, appunto non è il termine di paragone con altri titoli e non è ciò che deve catturare la nostra attenzione. Semmai, proprio per l’ideologia che ci sta dietro, EDF: Iron Rain, così come il resto della serie originaria, è un puro action shooter che non mira alla perfezione tecnica e grafica, ma al gameplay frenetico, a missioni nude e crude, con migliaia di nemici a schermo (e oltre) da abbattere con tutte le armi a disposizione.
Stavolta, la squadra anti-alieni, la Earth Defense Force, se la vedrà proprio con una “pioggia d’acciaio”, e avrà a disposizione tantissime armi, dai mitragliatori ai lanciamissili, tutte da potenziare con gemme (sarebbe la valuta del gioco, in tre varianti di colore, che consente di fare acquisti pre-missione e di recuperare energia durante le missioni stesse) che i vari alieni rilasceranno dopo le loro spettacolari esplosioni. Così come le armature, sempre vicine nell’ideologia e nella pratica tecnico-grafica a un film di seconda categoria, saranno customizzabili per certi versi, e con la possibilità di variare durante le missioni le classi di personaggio.
Sia le classi, che le armi utilizzate e selezionate prima della missione, determineranno differenti approcci di gameplay e possibilità di movimento, nonché la velocità d’azione e, appunto, la percentuale di frenesia pura in battaglia: non c’è nulla di strategico, tutto è frenetico e pensato per distruggere, sempre e di continuo, potenziali invasori, vedere schizzi di interiora di formiconi o blatte esplosive, cadere e rialzarsi e devastare ancora, se possibile. E con la possibilità utilizzare il momento bust: un’arco di tempo in cui godremo di munizioni illimitate e che non devono attendere alcun caricamento per essere scaraventate contro i nemici, con la super velocità e con la possibilità di utilizzare Jetpack o la corsa senza rischiare di utilizzare la barra dell’energia. Divertimento puro e se possibile ancora più frenetico.
Insomma, divertimento che sfocia talvolta anche nella difficoltà estrema di alcune missioni, con alcuni “boss” apparentemente invincibili: ma si potranno superare con l’aiuto del multiplayer online o locale, persino con lo split-screen, con una certa facilità.
EDF, ci ha insegnato negli anni una vera e propria lezione di divertimento, una serie sicuramente di nicchia, e anche questo Iron Rain non si esime dall’esserlo, anzi, fa due step in avanti rispetto al passato: con il passaggio all’Unreal Engine che sul piano tecnico si fa notare, e persino con una trama di sottofondo che avvicina di più gli occidentali a quello che è, e resta, comunque un gioco di nicchia.