Nuova incredibile scoperta in Egitto: gli archeologi hanno riportato alla luce una tomba mastaba di più di 4000 anni fa. Un ritrovamento eccezionale e di grande importanza storica che getta luce su un periodo tanto affascinante. Al suo interno, meraviglie inattese.
L’Egitto continua a rivelarsi un pozzo senza fondo per gli archeologi di tutto il mondo, impegnati ancora oggi a scandagliarne le terre in cerca di nuove testimonianze del suo glorioso passato. Di recente un team di studiosi ha riportato alla luce una tomba mastaba risalente nientemeno che all’Antico Regno d’Egitto, in condizioni ancora ottime.
Famoso per le sue piramidi e i manufatti scoperti all’inizio del secolo scorso, il Paese non ha ancora smesso di sorprendere il mondo con le meraviglie che cela sottoterra. “La scoperta getta luce sulla struttura sociale e politica dell’antica società egizia” ha spiegato con evidente orgoglio il segretario generale egiziano del Consiglio supremo delle antichità, Mr Hisham El-Leithy. Lo scavo è ancora alle sue battute iniziali, e “Ulteriori ricerche e lavori di documentazione continueranno a svelare altri segreti nascosti nella tomba e nei suoi dintorni” ha affermato il professor Stefan Seidlmayer, ex direttore dell’Istituto archeologico tedesco che si è occupato dell’impresa congiuntamente a quello egiziano.
Tomba dell’Antico Egitto riemerge dalla sabbia: una scoperta che lascia senza fiato
La scoperta è avvenuta nell’area archeologica del Dahshur, famosa per i suoi cimiteri piramidali, a sud di Saqqara di Giza, e ha già permesso il ritrovamento di altri monumenti di incredibile interesse, come la Piramide Piegata e la Piramide Rossa, attribuilili al Faraone Seneferu, padre del più noto Cheope.
La tomba, stando a quanto scoperto dal team archeologico, riccamente dipinta con decorazioni dedicate alla mietitura del grano, offerte cerimoniali e navigazione dei fiumi, apparteneva a Seneb-Neb-Af e la moglie Idet. L’uomo faceva parte dell’amministrazione del palazzo reale, mentre la consorte era sacerdotessa di Hathor: una coppia piuttosto influente per il periodo.
Risalente al 2300 a.C., la mastaba si distingue per le sue ornamentazioni interne piuttosto ricercate rispetto a altri siti sepolcrali del Dahshur, e ha comprensibilmente scatenato l’entusiasmo degli archeologi, che sperano così di poter aggiungere altri importanti tasselli a quella che doveva essere la vita quotidiana dell’Antico Egitto. Gli studi stanno continuando, di pari passo con altri scavi aggiuntivi, e non è assolutamente detto che le meraviglie nascoste sotto la sabbia siano finite qui. L’impressione è che si tratti solo dell’inizio di qualcosa di ancora più prezioso: che sia il preludio alla scoperta di una nuova meraviglia del mondo?