Facebook sta seriamente pensando di creare applicazioni per la salute: queste farebbero parte di un’iniziativa che potrebbe includere anche una “comunità di sostegno” online. Almeno questo viene sostenuto da un rapporto ripreso dal WSJ.
Facebook starebbe entrando nel vortice delle applicazioni ideate per la salute degli utenti: in questo modo la società di Zuckerberg andrebbe a confrontarsi con altre potenze della tecnologia che stanno già sperimentando tali applicazioni per il benessere e il controllo della salute, su tutte la Apple e Google.
Secondo la Reuters, la società si sarebbe incontrata di recente con esperti del settore medico e imprenditori e creerà un gruppo per testare le applicazioni per la salute, anche se la stessa Facebook sarebbe ancora in fase Alfa, ossia di ideazione, progettazione e raccolta di idee.
Dunque Facebook starebbe per entrare dalla porta principale nell’universo delle applicazioni sulla salute per gli utenti: con l’intento di aiutare, non solo gli utenti stessi, ma anche la ricerca e la stessa medicina, in grado pertanto di lavorare su grosse moli di dati, e di confrontarli costantemente, e testarli.
Facebook e App sulla Salute, c’entra sempre il marketing?
Secondo il WSJ, questa potenziale mossa di Facebook nelle cure sanitarie potrebbe aprire una vasta e preziosa nuova area di raccolta di dati per il social network: Facebook sta infatti spingendo per ottenere nuovi modi di costruire dettagliati profili personali dei propri utenti, in modo da poter meglio indirizzare loro la pubblicità.
E’ vero infatti che a partire dallo scorso mese di giugno, Facebook ha iniziato ad usare le storie di navigazione Internet dei suoi utenti per scopi pubblicitari. Visto inoltre che viene richiesto agli utenti di scaricare una app di messaggistica istantanea separata per inviare e ricevere messaggi di Facebook sui telefoni cellulari, questo potrebbero contribuire ulteriormente per Facebook e permettergli di raccogliere dati sul comportamento degli utenti.
Un occhio di riguardo sempre allo stesso settore: la privacy degli utenti. Infatti, la Reuters paventa una potenziale ‘trovata’ di Facebook per la nuova app per la salute, magari chiamandola in altra maniera, e in modo tale da non dare immediata riconoscibilità al legame del social network con le informazioni sanitarie che verranno via via trasmesse dagli utenti.
Non arrivano commenti da Facebook, affermano da WSJ.