Brutta figura per il più quotato social network per l’ultima storia, non si tratta della recente fuga dei dati personali di centinaia di utenti ma un’agenzia di pubbliche relazioni con lo scopo di convincere blogger e testate giornalistiche aa diffamare Google sul web. Se ci pensiamo è un modo veloce per spalancare la strada al successo ma di cattivo gusto e infatti sul web molti non hanno digerito questa notizia. Scegliere questo modo per arrivare ad essere il numero uno non è tollerabile soprattutto quando si tratta di siti che guadagnano miliardi di euro all’anno.
L’agenzia Burson hanno inoltrato diverse email all’indirizzo di blogger e giornalisti vari per chiedere articoli diffamatori contro Google in materia di privacy, dopo lo scandalo a Facebook era la miglior cosa da fare per portare acqua al proprio mulino per la strategia di marketing. Google avrebbe l’obiettivo di creare archivi dei dati di utenti e usarli per scopi personali. L’agenzia spingeva blogger e testate giornalistiche ad accuse in materia di privacy per far cadere la credibilità e fiducia degli utenti verso Google. L’accusa di Facebook è che Google utilizzi i dati degli utenti per scopi pubblicitari, la notizia inizialmente è stata smentita ma quando le email sono emerse a galla la questione è diventata un tantino più delicata e veritiera.