Accordi, viaggi, interazioni, discussioni, proposte, un anno è trascorso da quando Zuckerberg, creatore di Facebook, aveva promosso l’iniziativa di portare internet in tutto il mondo, al fine di raggiungere miliardi di persone che ancora non utilizzano la connessione web. E per di più in maniera gratuita. Il progetto, Internet.org, vede anche l’apertura a Google e vari partner di telefonia mobile del mondo, il tutto al fine di costruire una rete gratuita, capace di coinvolgere quelle fette di popolazione mondiale che non conoscono il mondo del web.
Nessun Drone, nessun pallone aerostatico, niente di tutto ciò, secondo Zuckerberg, al World Mobile Congress di Barcellona, sarebbe utile per una connessione globale di popoli che misconoscono internet: ma i Carriers, i vettori, i satelliti, tutto un insieme di tecnologie che alla lunga dovrebbero risultare vantaggiose nel rapporto costi/efficienza. I costi, infatti, secondo il CEO di Facebook, sarebbe troppo elevato per portare nelle aree rurali del mondo tutto un universo internet fino ad ora sconosciuto a quelle latitudini.
Poi, da quello che si evince, Zuckerberg ritiene che i progetti Google su Droni alimentati ad energia solare e Palloni Aerostatici, siano troppo concorrenziali con le compagnie telefoniche, andando di fatto a sostituirne la rete e il business. Uno scontro frontale che Zuckerberg vuole evitare e lo fa capire chiaramente: “non includiamo tra le app di Internet.org, Facebook Messenger e Whatsapp, perché sarebbero infatti in competizione troppo diretta con gli operatori, perché permettono anche di telefonare.”. Il tutto anche a vantaggio di un aumento di circa il 30% delle vendite di smartphone, ed è qui che il sospiro di sollievo a Barcellona ha sommerso la sala. Il CEO di Facebook, infatti, non ha alcuna intenzione di diventare un cannibale di altri settori merceologici e non mettersi in concorrenza, ma in partnership, perché i vantaggi sarebbero per tutti e molteplici.
Non includere, ad esempio, in questa nuova rete internet gratuita, le app che consentono – e qui Zuckerberg dà per scontate le chiamate vocali mediante WhatsApp – di chiamare, per non entrare in aperta concorrenza (per giunta imbattibile, visto che gratuita) con le compagnie di telefonia. Una partnership che non vuole dimenticare Google, per quanto un concorrente diretto, Big G è anche un ottimo compagno per la costruzione di nuovi mercati e nuovi business legati all’universo di internet anche in Paesi dove il web è piuttosto obsoleto.