Filthy Lucre – recensione PC

Filthy Lucre di Fabrik si presenta come uno stealth strategico, dove non manca l’azione e dove tutto è incentrato nel recupero o nel furto. Proprio come dice il titolo del gioco, questo è pensato per fare soldi, alla maniera ‘losca’. Ossia rapinando, entrando in collisione con squadroni ben addestrati di altri malfamati, o di guardie, nascondendo i cadaveri e interagendo con l’elettronica. Disarmando gli avversari e disattivando gli allarmi si ottengono infatti ulteriori premi in denaro e si completano, a corredo, le sotto-missioni o obiettivi secondari del gioco.

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Il gioco è impostato secondo delle missioni che vengono commissionate a un rapinatore selezionato opportunamente dal giocatore. Il committente è una figura patriarcale, una sorta di anziano ‘Padrino’ che gestisce armi, i compensi e tutta la squadra da un ben corredato nascondiglio. Il nascondiglio è il luogo in cui vengono commissionate le missioni, dove si potranno scegliere le armi da adoperare, selezionare la partita in modalità coop-online, selezionare le opzioni di gioco. Da qui partono tutte le missioni che hanno come obiettivo il ritrovare, prendere, rubare con la forza o con l’ingegno oggetti di valore che l’anziano seleziona. C’è anche una sala dei trofei, dove sarà possibile conservare i propri premi ottenuti con parecchio sudore. Il giocatore dovrà scegliere sin da subito che tattica adottare per portare a termine gli obiettivi e scalare le classifiche online. Infatti, già dalla scelta delle armi si potrà optare o per una rapina d’azione, dove però si richierà parecchio di finire scoperti e ammazzati, oltre che compromettere gli obiettivi secondari (spesso richiedono di non far scattare allarmi, di non farsi ‘beccare’ da guardie o ‘gorilla’, di uccidere e nascondere un numero ben preciso di nemici, di scassinare un certo numero di casseforti, di scovare schede magnetiche e di diventare anche hacker per disattivare sistemi di protezione), o per il furto ben pianificato, di soppiatto.

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Nella seconda ipotesi, ossia quella per la quale il gioco è stato pensato, si opterà per armi dotate di silenziatori, che non fanno troppo fracasso o elementi di non troppo disturbo: anche perché i malfamati e le guardie che man mano si incontrano richiedono una certa dose di ingegno, per poter passare inosservati, infatti la IA è piuttosto ben adattata a ogni circostanza (vi basterà sparare qualche colpo senza silenziatore per avere addosso un plotone intero di nemici e non avere scampo). C’è da dire che le missioni non saranno proprio giochi da ragazzi, anche perché spesso per poter raggiungere l’obiettivo primario della missione, si è quasi obbligati a attraversare aree piene zeppe di nemici, a uccidere di soppiatto, a scassinare porte corazzate, a entrare dentro computer per disattivare allarmi e aprire porte con schede personalizzate. Quindi, gli obiettivi secondari, così secondari non lo sembrano affatto: diciamo che sono più necessari, step per raggiungere al meglio l’obiettivo della missione, oltre che per implementare il bottino.

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Quindi tanta, tanta pazienza, perché si dovranno attendere che le telecamere di sorveglianza attraversino una determinata area prima di muoversi o scassinare un centro di sorveglianza, oppure per capire i movimenti dei nemici e non incrociare pericolosamente gli sguardi con questi ultimi. Sicuramente errato sarebbe l’approccio di chi impazientemente cerca di completare l’obiettivo a suon di colpi: ha sicuramente sbagliato gioco, perchè in questo stealth la strategia e il movimento felpato saranno non solo il mezzo per divertirsi, ma anche quello, unico, per poter passare indenni le missioni.

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Uno stealth di tutto rispetto, complesso e con una IA da non sottovalutare, con tante cose da fare durante anche una singola missione. La grafica e il gameplay sono sufficientemente veloci e ottimizzati per girare su pc (il gioco è uscito in precedenza su console PlayStation 4, anche se non senza problemi), anche se le aree di selezione, come quelle per scegliere il personaggio o le armi, o persino l’area tutorial iniziale, causano un po’ di rallentamento perché un po’ appesantiti.

La grafica dicevamo, è sufficientemente attenta ai particolari, anche se la visuale dall’alto certe volte tende a nascondere più che a metter in evidenza. Con non pochi rallentamenti all’interno del gameplay. Se è una ricercatezza per amplificare il sentimento di suspance dovuto al genere, allora ben fatto. Altrimenti qualcosina la si può migliorare.

Anche il gameplay è leggermente influenzato dalla visuale dall’alto, perché le parti nascoste tendono a fare optare un po’ troppo spesso per l’attesa, quanto meno per non inficiare il lavoro che si è svolto in precedenza. Entrando nel merito del gameplay, inoltre, si può riscontrare una certa velocità di reazione ai comandi, anche se viene consigliato l’utilizzo di un gamepad, per una migliore esperienza di gioco a 360 gradi. Ad ogni modo, ci si prende la mano, e si inizia subito a entrare nel merito dell’azione.

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La storia procede con il procedere delle missioni, i personaggi possono essere selezionati liberamente con il procedere del gioco e delle varie missioni, ma il tutto sembra essere incentrato più su un gioco di classifiche e obiettivi da raggiungere che su di una storia vera e propria. C’è da dire che l’approccio è piuttosto opportuno e l’incipit ben fatto, si entra nell’atmosfera da ladro silenzioso sin da subito. Ma il gioco dà il suo meglio quando si entra in simbiosi con la strategia da adottare, di volta in volta diversa. E, questo permette anche una certa longevità al gioco, che non viene ‘allungato’ solo per mera ricerca di migliorare la propria classifica.

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Infine, altra cosa da non sottovalutare, il gioco è sottotitolato in italiano in tutte le sue parti.

Nel complesso, Filthy Lucre è uno stealth di strategia, dove nascondersi e procedere con passo felpato, e dove l’acume e l’ingegno hanno sicuramente un’importanza decisiva. Pecca un po’ nella visibilità e rallenta un po’ il gameplay con una visuale dall’alto che talvolta nasconde aree e oggetti importanti per le missioni. Nel complesso un buon titolo, che si fa apprezzare per l’idea che ci sta dietro, per una IA non scontata, per missioni sempre diversificate e per il clima che riesce creare anche con musiche di sottofondo piacevolmente azzeccate.

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