Final Fantasy XII The Zodiac Age, recensione PlayStation 4– Abbiamo avuto finalmente la possibilità di tornare ad Ivalice terra di fantastici paesaggi, creature mostruose e talune persino amichevoli, landa che si trasforma da desolata in alcune aree a sovraffollata in altre, da aree ricchissime di vegetazione ad altre dove la fauna selvatica non lascia scampo. E ovviamente, anche se non in maniera libera e continuativa, abbiamo cavalcato a più non posso il nostro Chocobo di turno nei panni di questo o di quell’altro personaggio. E siamo tornati ad affrontare inghippi politici, eredi al trono e fazioni opposte ad affrontarsi con azioni cruente, a subirne, dal basso della nostra posizione e condizione, le tristi conseguenze.
Dicevamo, di tornare ad Ivalice, terra immensa ed estrema, che può talvolta essere sorvolata a bordo delle stupende aeronavi, dopo 10 anni: sì perché tanto è trascorso dall’uscita della fantasia finale numero 12 su console PS2, un titolo che in tanti hanno definito, a torto o a ragione non sta a noi dirlo, troppo sottovalutato. Bene, a vedere, sin dai primi minuti di gioco, la versione totalmente ricostruita per la console Sony ammiraglia, questo FFXII è un piccolo capolavoro della serie, quindi poco importa quello che ne è stato fatto nel passato.
Ci troviamo nel regno di Dalmasca, ad Ivalice, nella capitale Rabanastre, i due principi eredi al trono di Dalmasca e Nabradia, Ashe e Rasler, novelli sposi, stanno celebrando la loro luna di miele con festeggiamenti altisonanti: qui si scatena l’ira dell’impero di Archadia, che approfitta della situazione e per non dar peso e adito all’unione attacca con forza. Perdono la vita sia il principe Rasler che il re di Dalmasca Raminas. Qui entra in gioco il capitano Bash che improvvisamente tradisce il re e uccide anche il giovane volontario Reks. Noi, nei panni del fratello minore di Reks, il giovane Vaan, intraprenderemo un viaggio che ci porterà sia ad unirci con particolari personaggi e amici, come l’aviopirata Balthier e la maga Viera Fran, sia a rafforzare rapporti di amicizia come con la fedele Penelo. La storia è un remake, riscritta e perfezionata da Yasumi Matsuno, e consente di stare incollati al gioco per poterne sviscerare gli intrighi politici, i motivi di tradimenti e i livelli di moralità dei protagonisti. Una narrazione spedita e avvincente che ci coinvolga sin dai primi sussulti e che ci accompagna fino alla fine del gioco non senza colpi di scena a sensazione.
La rimasterizzazione di Final Fantasy XII The Zodiac Age tocca tutti gli elementi grafici e di gameplay e soddisfa appieno le esigenze di una ‘macchina’ tanto più potente della precedente PS2. La rimasterizzazione grafica infatti parte dalla base del titolo originario e lo migliora specie per cià che concerne i personaggi, le cut-scene, i mostri, i boss e le bestie che via via affrontiamo. Un po’ meglio lo si poteva forse fare con le texture dei paesaggi esterni (e anche alcune aree degli interni delle città), ma nel complesso l’operazione, visto proprio che non è avvenuta da zero, è ben riuscita e ben si presta per completare una esperienza di gioco ottimale.
Il gameplay, come per il predecessore originario, si basa su combattimenti più veloci e fluidi del classico combattimento a turni, con attacchi, difese, incantesimi, oggetti da utilizzare in battaglia che richiederanno un tempo di attivazione, ma non il blocco della scena (sarà infatti possibile fuggire dalla battaglia in qualsiasi momento per evitare un fastidioso game over), così da potersi muovere liberamente sul piano di gioco. Alle classiche modalità di scelta del leader, del party, le azioni predefinite dei personaggi in battaglia, in determinati momenti e situazioni, saranno stabilite da noi con i Gambit. Il livellamento e il crafting dei personaggi è stavolta molto personalizzato e complesso, con la ruota dello zodiaco (Zodiac Job System) che ci consente di sviluppare ciascun personaggio in base a 12 classi principali. Ritorna il sistema di licenze da acquisire con l’esperienza nel gioco che sbloccheranno ulteriori azioni devastanti o peculiarità di classe, e sistemati nella classica scacchiera. Qui, anche i livelli di Gambit, di azione specifica per classe, possono essere aumentati, ma ciascun personaggio potrà sbloccare anche Apoteosi uniche, che, a differenza della versione originaria, non adoperano MP in battaglia, ma sono dotate di una barra specifica di azione. E qui le animazioni sono un plus che vi consigliamo di gustarvi fino in fondo.
Final Fantasy XII The Zodiac Age permette una personalizzazione talmente approfondita di combattimenti, battaglie e personaggi, da diventare un tutt’uno con il player. Il giocatore infatti potrà scegliere in maniera strategica ogni fase di gioco, ogni intervento del proprio personaggio e del parti, ogni azione, al punto da rendere unica la propria esperienza di gioco. A un comparto grafico rivisto e migliorato, corrisponde un gameplay ottimo per tutte le esigenze e una storia da non perdere, FFXII per PS4 è un diamante dei giochi di ruolo nipponici, assolutamente da non perdere per gli appassionati di Final Fantasy e per tutti gli amanti del genere.
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