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Frammentazione: Google e Apple a confronto

La frammentazione non abita in casa Apple. Almeno questo è quello che sembra trasparire dagli ultimi dati di diffusione di iOS6, che in poco meno di 24 ore ha già raggiunto la ragguardevole cifra del 15% di penetrazione su tutto l’ecosistema di device Apple. Per mettere tutto in paragone, Jelly Bean (l’ultima release di Android) ha raggiunto dopo pochi mesi circa l’1,6% rispetto a tutta la base installata.
Ovviamente tutto questo si tramuta in atteggiamento diverso da parte degli sviluppatori. Pensiamo in una software house che lavora su piattaforme per giochi online, in una situazione come questa, dove l’aggiornamento agli ultimi standard è fondamentale per poter mantenere una compatibilità con tutti i nuovi device, su quale piattaforma andranno a investire? Tutto questo infatti si tramuta in una diversa attitudine economica che sposta il focus dall’esperienza utente all’esperienza del telefono.
Android in questo momento soffre un legame troppo forte con gli OEM e i telefoni su cui viene installato, mentre invece andrebbe armonizzata la sua diffusione a favore dell’utente e delle sue necessità, in maniera indipendente rispetto al telefono in suo possesso.


In questo modo si otterrebbe una penetrazione maggiore proprio in virtù di un maggiore coinvolgimento della user base. Ad oggi tutto questo è ancora lontano dall’essere realtà, ma potrebbe essere proprio Microsoft come terza incomoda a fondere il meglio dei due mondi. In Windows Phone infatti le policy sugli aggiornamenti sono piuttosto stringenti, e nonostante ci siano telefoni su diverse fasce di prezzo come Android, l’obbligo rispetto agli update è abbastanza puntuale.
Che possa essere questa la risposta al futuro? Speriamo di si, perché che nel 2012 le percentuali di penetrazioni possano essere accettabili solo per iOS, è francamente imbarazzante. Google, la Open Set Alliance aspetta un boost prestazionale nei prossimi mesi.

Redazione

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