GameJam+, la maratona per sviluppatori indie parte venerdì

GameJam+ , la maratona annuale di sviluppo di videogiochi istituita per promuovere e guidare nuovi studi indipendenti, prende il via venerdì 8 ottobre — c’è ancora tempo per registrarsi ! Aspiranti sviluppatori indipendenti e futuri talenti superstar si affronteranno nei prossimi sette mesi in tutto il mondo, con circa 100 città che ospiteranno la competizione, e c’è ancora spazio per più voci.

Per rendere la gente ancora più entusiasta per l’evento, gli organizzatori hanno rilasciato un nuovo fantastico video che mostra l’incredibile portata internazionale dell’evento con commenti di partecipanti provenienti da tutto il mondo. Questa competizione è veramente globale, mettendo in evidenza la portata e l’impatto del nostro settore in tutte le nazioni e fornendo una preziosa opportunità per gli sviluppatori in erba di perseguire i loro sogni.

La prima fase di GameJam+, che si svolgerà dall’8 al 10 ottobre, si svolge come una tradizionale game jam in cui i partecipanti presentano idee, formano team e sviluppano un prototipo di gioco entro 48 ore. Al termine della prima fase, ogni squadra creerà un pitch per il proprio progetto e lo presenterà a una giuria che valuterà e sceglierà i finalisti per ciascuna regione. Fino all’8 ottobre, l’evento includerà anche più di 40 conferenze di veterinari e professionisti del settore, fornendo preziose informazioni e consigli agli sviluppatori in erba.

Le quattro fasi:

  • 1st Stage: The Game Jam Regional Stages
  • 2nd Stage: Incubation Stage
  • 3rd Stage: Continental Semifinals
  • 4th Stage: Winners’ Decoration Event – Final 

L’edizione dello scorso anno di GameJam+ includeva voci da tutto il mondo, in rappresentanza di 60 città, 1.100 partecipanti, 800 volontari e oltre 2.000 ore di conferenze, workshop e tutoraggio individuale. Quest’anno presenta una nuovissima categoria, Diversity in Games, che mira a incoraggiare più giochi realizzati da donne, sviluppatori BIPOC e LGBTQI+, nonché più giochi con protagoniste e narrazioni donne, BIPOC e LGBTQI+.

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