Goat Simulator: The Bundle – recensione PS4

Pensate a tutto quello che potreste fare vestendo i panni di una capra, a tutto quello che di più strano e insensato vi può venire in mente, sempre vestendo i panni della capra, bene, non siete neanche lontani un miglio da quello che in questo simulatore, ricco di trovate divertenti e goliardiche, vi troverete di fronte.

Vi sorprenderà in ogni caso, in ogni momento, vi divertirà per un po’, come tutti i video goliardici e le trovate da ‘candid camera’ che si possono racimolare su youtube o i suoi fratelli. Funny e relax erano d’altra parte le parole che diventavano obiettivo degli sviluppatori del gioco quando ha visto la luce due anni orsono su PC Steam. Perché era proprio nato come passatempo, un modo di far fare tutte le cavolate possibili a un personaggio più che improbabile: una capra. Distruggere, raccogliere, simulare, volare, tutto sembra il frutto di menti fuorviate, ma che in realtà non cercavano altro che fuggire dalla routine del lavoro con un po’ di divertimento sano (?) e poi tornare al lavoro stesso come se nulla fosse. E questa è la sensazione che Goat Simulator ci ha dato sin dall’inizio, un gioco che ti fa esclamare in pratica in ogni momento: “sul serio?”. Un gioco dove nulla è scontato, e dove puoi trovare davvero degli ottimi momenti di fuga dalla realtà.
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Ma sia chiaro, non parliamo di una fuga della realtà da fantasy o fantascienza, con la mente che può sognare e divagare inventando e sognando di percorrere storie inverosimili ma comunque interessanti: qui non c’è nulla di plausibile, niente può identificarsi con la realtà e neanche con la fantasia. E’ divertimento puro, di quello che dura poco e dopo poco te ne sei già dimenticato. Per stupirti nuovamente ed esclamare (di nuovo): “Sul serio?”.

In fin dei conti, fare una valutazione di un gioco che nasce per passare il tempo con qualche risata qua e là, per poi tornare a fare qualcosa di veramente più utile – in pratica tutto è più utile rispetto a quello che si può fare nelle cittadine devastate nelle vesti di una capra – è abbastanza arduo, e forse neanche troppo giusto. Ci caliamo piuttosto nel contesto da cui è nato (e si è sviluppato!) il gioco di simulazione forse più stupido di tutti i tempi, e ne prendiamo atto: davvero ben riuscito. Se nasci come passatempo, per poi non diventare un’ossessione, ma essere messo da parte, dopo aver regalato alcuni momenti di risate, e quindi rispetti gli obiettivi…sei il gioco ideale!

Goat Simulator è stato portato su console per un motivo semplice: dare la possibilità a tutti di poter muovere e fare divagare la capra (e la sua lingua!) ovunque attraverso un gamepad, nessuna pretesa di grafica o di risoluzione, nessuna esigenza di sviluppare e scervellarsi perché questo titolo ha avuto successo proprio per la goliardica semplicità degli effetti. E, valutandolo per quello che è, non possiamo non apprezzare i DLC che sono stati rilasciati insieme al gioco principale, la versione MMO e Goatz, ossia la nostra bella capretta in versione zombie. Anche perché, giustamente, gli sviluppatori non potevano non dare ai fan la possibilità di calare la capra in contesti che alimentano il gameplay, con il multigiocatore o con mostri non-morti.

In conclusione, Goat Simulator The Bundle per console PS4 aggiunge nuove opzioni ai fan della capra, dando qualche minuto di divertimento in più e risate a buon mercato.

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