Kingdom Under Fire 2 nasce come gioco di ruolo massivo multiplayer online (MMORPG), che si evolve e si sviluppa in strategico in tempo reale (RTS), con la possibilità di affrontare le battaglie campali anche in fase action con il proprio eroe protagonista incontrastato, e, in maniera velocissima, tornare a gestire eserciti per via strategica.
Un bel pentolone mescolato, un incredibile nugolo di varianti di possibilità di gameplay che sicuramente danno a un titolo, che presenta picchi di splendore ma anche qualche pecca, aria fresca, venti rinnovati, un gusto divertente e sempre avvincente.
Sviluppato da Blueside e pubblicato da Gameforge su piattaforma client proprietaria della stessa software house dedita a parecchi titoli multiplayer free online, Kingdom Under Fire 2 è un gioco multifacce, che trascina il giocatore, che coinvolge nella storia, che affascina e fa stropicciare gli occhi in parecchie fasi di gameplay, da battaglie campali dall’alone mitico a fasi action ricche di colpi da sferrare, da ambientazioni e nemici curati nell’aspetto grafico e diversificati in ogni situazione, per finire anche in battaglie coinvolgenti attaccando dall’alto con l’aeronave, devastando nemici piccoli e giganteschi, creature pericolose e belle da vedere.
Kingdom Under Fire 2 spicca per le migliaia di cose da fare, in entrambe le fasi macro: fase MMORPG e fase RTS, ma si fa notare anche per la maestosità che trasuda in ogni aspetto del gameplay, un titolo a tratti immenso. Perché le fasi di gioco e gli sbalzi di genere sono immediati, ben congegnati, dopo i primi approcci ‘da tutorial’ sembra essere immersi nell’Nesimo MMORPG Fantasy, di cui iniziare a valutare gli aspetti, ma subito dopo si comincia ad apprendere la maestosità della concezione del gioco. Indipendentemente dalla classe che scegliamo all’inizio, che sicuramente differenzierà il gameplay in fase action e nei combattimenti contro nemici e mostri tra i boschi, fuori le città, verremo presto promossi a guida di un piccolo esercito, che accompagnerà nelle fasi di riconquista di castelli e città, nelle fasi di difesa dagli attacchi, nella fase strategica in tempo reale.
Il passaggio dalla fase MMORPG a RTS è immediato, anche all’interno della stessa fase potremo gestire le azioni degli eserciti e andare in singolo a sferrare attacchi micidiali e combo supersoniche per falciare i comandanti avversari, si percepisce l’immediatezza e le potenzialità del prodotto, l’utilità di passare da una fase all’altra, e l’effetto in-game e l’effetto ottico sono sempre a livelli altissimi.
La fase strategica diventa movimentata nelle sue fasi anche per lo switch immediato con cui possiamo scegliere di interpretare o meno il nostro eroe, partendo sempre dal principio del posizionamento strategico e degli attacchi speciali sferrati dalle nostre tre tipologie di truppe. Uno strategico in tempo reale con tutti i crismi del genere che però si rinnova e si rinfresca ogni qual volta switchiamo con il nostro eroe e ci immergiamo negli eserciti nemici a sferrare sferzate rovinose e, spesso, decisive, per salvaguardare il nostro esercito e per la vittoria finale.
Tornando al MMORPG, il nostro eroe, che sceglieremo all’inizio anche per le peculiarità di combattimento e di azione tra classi che abbiamo già approfondito, Berseker, Spellsword, Gunslinger, Elementalist, Ranger, crescerà in maniera esponenziale con il procedere della storia, contribuendo a rendere l’esperienza action sempre nuova e appagante.
Sì perché il gioco maestoso di Blueside diverte sempre nelle fasi di combattimento, passando da MMORPG a RTS, con freschezza e nuova verve, cade però negli aspetti narrativi e dialogati e nelle mini-quest, necessarie per portare avanti la storia. Infatti, ci troveremo non poche volte a skippare dialoghi spesso lunghi e tediosi, volti spesso a reperire materiali, a sbloccare situazioni minime e talvolta stucchevoli, facendo la spola tra personaggi non giocanti che porteranno a galla momenti, seppur brevi, di noia e con uno spiccato senso di ripetitività. Insomma, meccaniche da MMORPG che hanno un retrogusto datato.
L’aspetto grafico è notevole, il comparto tecnico del gioco regge bene alla maestosità che il titolo stesso presenta in ogni ambientazione e fase di gioco, con qualche piccola fase che porta a far calare il frame-rate, ma niente che vada ad inficiare un’esperienza completa e nuova, che diverte e che, non del tutto scontato, spinge alla rigiocabilità, anche basandosi su promesse di Blueside che espanderanno Kingdom Under Fire 2 e lo renderanno, se possibile, ancora più maestoso.
Kingdom Under Fire 2 ha avuto una storia lunga e travagliata, il suo sviluppo ha portato dopo anni a un titolo completo, determinato e fresco, che spazia senza fronzoli dal genere MMORPG a quello RTS, che diverte e ispira, che coinvolge anche i giocatori più esigenti di ambo i generi.
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