La World Photography Organisation ha proclamato 3 italiani vincitori delle categorie Architettura, Paesaggio e Natura e animali selvatici del concorso Professionisti dei Sony World Photography Awards 2018. Altri 3 fotografi tricolori si sono classificati tra i finalisti delle categorie Fotografia creativa, Scoperta e Sport, facendo dell’Italia il Paese più rappresentato nell’elenco di vincitori e finalisti di livello professionale.
I giudici hanno elogiato tutti i partecipanti per la superba qualità dei lavori. Nell’ambito del concorso Professionisti, Gianmaria Gava ha trionfato nella categoria Architettura con la serie Buildings, che raccoglie meravigliosi scatti monocromatici degli edifici di Vienna, in Austria. Luca Locatelli è il vincitore della categoria Paesaggio con la serie White Gold, che ritrae il panorama aspro, splendido e insolito della zona italiana più ricca di marmo, le Alpi Apuane. Roselena Ramistella si è imposta invece nella categoria Natura e animali selvatici con Deep Land, un corpus di immagini che testimonia il ritorno dei giovani sui Monti Sicani, in Sicilia, per coltivare la terra e allevare il bestiame. Gli altri tre fotografi italiani saliti sul podio nelle categorie Professionisti sono:
● Antonio Gibotta, Scoperta, 2° posto
● Matteo Armellini, Sport, 3° posto
● Eduardo Castaldo, Fotografia creativa, 3° posto
Il successo del sestetto è stato reso noto insieme a tutti i finalisti e i vincitori del concorso Professionisti, culminato nell’assegnazione del prestigioso titolo di Photographer of the Year alla fotografa britannica Alys Tomlinson.
Promossi dalla World Photography Organisation, i Sony World Photography Awards sono il concorso fotografico più eterogeneo al mondo. L’11a edizione ha battuto ogni record con le sue 320.000 candidature, presentate da fotografi originari di oltre 200 paesi e territori: il risultato è una bellissima panoramica delle migliori opere contemporanee realizzate negli ultimi 12 mesi.
Gianmaria Gava è un fotografo e artista italiano attivo a Vienna e affascinato dalla sperimentazione in campo architettonico e geometrico. A proposito della vittoria, ha commentato: “Sono molto entusiasta di questo riconoscimento, perché apprezzo che la World Photography Organisation chieda ai fotografi di approcciarsi alle varie categorie con una mente aperta all’interpretazione, sostenendo così il medium fotografico e alimentando il dibattito sulle immagini visive”.
E della serie vincitrice racconta: “Buildings è un progetto di ricerca che si propone di indagare sulle forme archetipiche dell’architettura. Una volta rimossi gli elementi funzionali, le strutture appaiono come forme geometriche solide, che sembrano quasi inabitabili. Eppure, gli edifici ci spingono a interrogarci sull’uso e sull’accessibilità delle opere architettoniche negli spazi pubblici e privati”.
Per l’artista milanese Luca Locatelli la fonte d’ispirazione è la narrazione visiva delle interazioni tra cultura, scienza e ambiente. Alla notizia della vittoria ha commentato: “Questo successo è un’altra ottima occasione per riflettere sull’impatto dell’uomo sulla terra, diventato ormai così profondo da aver definito una nuova era geologica: l’Antropocene”.
Nel descrivere la serie vincitrice, afferma che: “Nella zona più ricca di marmo dell’Italia, le Alpi Apuane, l’abbondanza di questa materia prima è quasi surreale. Fin dall’epoca degli antichi romani qui sono state aperte centinaia di cave e Michelangelo ha scolpito la maggior parte delle sue statue in questa pietra. Ultimamente il business è in crescita per via del boom di richieste dall’Arabia Saudita e dagli altri Stati del Golfo. Chi fotografa le maestose cave di questi luoghi si trova immerso in un mondo a parte: duro, meraviglioso e bizzarro. È un universo bianco autosufficiente, al tempo stesso industriale e naturale”.
La terza vincitrice, Roselena Ramistella, è attiva in Sicilia e la sua cifra stilistica è un mix tra natura e ricerca sociale. Ramistella ha dichiarato a proposito del premio: “Con questo progetto volevo ritrarre il lato più intimo e meno noto della mia terra natia. Vincere un Sony World Photography Award è un’opportunità incredibile per esporre i miei lavori in una prestigiosa cornice internazionale.”
Della serie vincitrice invece spiega: “Deep Land racconta un viaggio personale che ho intrapreso a maggio del 2016. Ho percorso gli antichi sentieri siciliani a dorso di mulo partendo dai Nebrodi e attraversando le Madonie e i Peloritani fino ai Monti Sicani. Le mulattiere sono vie rurali simili ai sentieri, ma adatte anche al transito delle mandrie. Fino a circa 50 anni fa, i muli avevano un ruolo fondamentale nella vita della Sicilia rurale, perché davano lavoro e supporto agli allevatori locali. A causa della crisi economica, molte persone sono tornate a vivere in campagna, specialmente i giovani, che hanno scelto di reagire a questo momento storico difficile tornando a lavorare la terra, a coltivare varietà locali e ad allevare il bestiame. Tutto questo ha dato nuovo impulso all’economia rurale”.
I 3 vincitori delle categorie Professionisti sono invitati alla cerimonia di premiazione londinese e si aggiudicano un set di apparecchiature fotografiche digitali di Sony. Inoltre, le opere di tutti i 6 finalisti saranno pubblicate nel catalogo ed esposte nella mostra dei Sony World Photography Awards 2018 presso la Somerset House, nella capitale britannica.
Oltre ai vincitori del concorso Professionisti oggi sono stati annunciati anche i vincitori assoluti dei concorsi Open, Giovani e Student e l’attesissimo Photographer of the Year. La notizia va a completare il quadro dei riconoscimenti assegnati nel 2018, che ha iniziato a delinearsi lo scorso marzo, con l’annuncio dei 10 vincitori delle categorie Open e dei 63 vincitori dei National Awards. Per maggiori dettagli, visitare www.worldphoto.org.