INDUSTRIA shooter in prima persona surreale di Headup e Bleakmill , è ora disponibile su Steam. Per celebrare l’annuncio, un nuovo trailer di lancio offre un assaggio della storia avvincente che guida i giocatori attraverso un mondo inquietante e suggestivo, dove pericolosi nemici robotici vagano per le strade della città in un titolo ispirato ai classici sparatutto narrativi degli anni 2000.
INDUSTRIA è ambientato nel 1989, alla vigilia della caduta del muro di Berlino. Nei panni di una scienziata di nome Nora, parti alla ricerca del tuo amico e amante scomparso, portandoti nella città di dimensioni parallele di Hakavik, dove l’architettura brutalista di Berlino Est si fonde con strani apparati tecnologici e robot futuristici.
L’enigmatico sparatutto combina le immagini e i temi del surrealismo e della fantascienza per creare un mondo indimenticabile in cui il giocatore sarà guidato da una storia avvincente, un’atmosfera lynchiana e intense sequenze d’azione FPS mentre lavorano per salvare il loro amico scomparso e scoprire il segreti dietro l’affascinante ambientazione di INDUSTRIA.
I giocatori saranno equipaggiati con quattro armi da fuoco e un’arma da mischia mentre vagano in un paesaggio distopico popolato da mostruosità meccaniche che riflettono lo strano stato di una città potenziata da una tecnologia irriconoscibile. Devono anche essere consapevoli delle scarse risorse se sperano di sopravvivere abbastanza a lungo da mettere insieme i pezzi che permetteranno loro di decodificare il mistero al centro di questo intrigante racconto.
“INDUSTRIA è iniziato come un progetto per hobby di due persone, ma è diventato qualcosa di molto più grande”, riflette David Jungnickel, co-fondatore di Bleakmill. “Dopo il duro lavoro svolto dal nostro team di sei persone negli ultimi sei anni, siamo entusiasti che i giocatori possano finalmente entrare nel mondo surreale di fantascienza che abbiamo creato per loro. Speriamo che scoprano un gioco ambizioso nella grafica e nella narrativa, ma anche semplificato nelle meccaniche e nell’esperienza”.
