Metal Max Xeno porta la saga JRPG apocalittica anche in Europa, per la prima volta, dopo che in Giappone hanno potuto festeggiare con quest’ultima versione il 25 anniversario della serie.
Metal Max Xeno giunge dunque a noi, in versione PS Vita e PlayStation 4, per la prima volta e gli appassionati di giochi di ruolo alla giapponese e di devastati paesaggi post-apocalittici, appunto, alla Mad Max o alla Ken il Guerriero, vorranno sicuramente ringraziare NIS America per aver portato il titolo in Europa. Sì perché Metal Max Xeno, che si mette in mostra come un Open World post-apocalittico, con tratti anime e combattimenti in stile JRPG, mettendo insieme, dentro un pentolone ricco e dall’aroma invitante, anche il genere ‘Monster Hunter’, porta dunque il gioco a un livello plurimo abbastanza desueto.
La storia è quella tipica della devastazione post-apocalittica, ma non stiamo qui a parlare solo di stereotipi: infatti, ad una umanità devastata dalle macchine-mostro (un po’ come God Eater per intenderci), si ribella, in un non precisato anno 209X, una piccola schiera di reduci, di cui impersoneremo l’eroe misterioso, scontroso, orfano Talis. Al personaggio principale, un ragazzo con un misterioso braccio armato e dotato di un carro armato rosso in partenza, si affiancheranno subito dopo le prime difficoltà nella devastazione di una irriconoscibile Tokyo altri personaggi, anch’essi ultimi baluardi di una umanità che non ha preservato certo i suoi esemplari più di spicco. Anzi. Dal muscoloso D’Annunzio, al meccanico anziano Jingo spesso eccitato all’idea di proseguire la razza umana sperando di accoppiarsi con qualsiasi personaggio femminile, il giovane e allegro Yokki e altri personaggi che man mano il nostro eroe andrà ritrovando e salvando nelle terre desolate e disseminate di macchine-mostro.
La storia e il gioco prendono il via con l’approdo di Talis e il suo Tank rosso (anche questo personalizzabile e può essere rinominato a piacimento) nella Iron Base, base di riferimento sotterranea e sede dell’ultima resistenza umana alle macchine: qui, la squadra metterà alla prova il travagliato eroe a suon di caccia al mostro e con missioni-ricerca per trovare altri reduci in giro per le terre devastate dell’antica Tokyo. Talis, ovviamente, raccoglierà i favori della squadra di Iron Base, divenendo l’eroe più adatto alla riscossa dell’umanità: in giro per il mondo, a piedi per lo più per esplorare aree interne agli edifici e aree sotterranee, a bordo del proprio carro armato per aree vaste e per togliersi di torno i piccoli mostro-macchina che ci si pareranno davanti durante le ricerche, il nostro eroe troverà altri personaggi umani che si uniranno al party, inoltre si otterranno più carri armati e più parti per migliorarne le caratteristiche e la portata di fuoco.
Metal Max Xeno diventa quindi un gioco di crafting profondo e ultra-personalizzabile: ottenere nuove armi per il carro armato con varie proprietà, nuovi motori che aumentano gli scudi e la capacità di carico, modificare la struttura effettiva di ciascun serbatoio per soddisfare le diverse esigenze di combattimento, sviluppare abilità speciali e tanto altro ancora. Arrivati a questo punto, giostreremo al meglio il nostro party in missione, potremo andare alla ricerca dei boss-ricercati e affrontarli come meglio crediamo (a piedi o a bordo, ma senza il carro armato è in pratica impossibile vincere una battaglia e si rischia la morte immediata), con grande soddisfazione proprio nel momento della crescita e della personalizzazione della collezione dei nostri carri armati e dei kit.
Il gameplay è divertente e fluido, le fasi di combattimento come detto passano dall’attacco action (sparo immediato ai nemici che si incontrano durante il percorso) allo scontro a turni tipico del JRPG, sia a bordo che a piedi e con possibilità di cambiare in qualsiasi momento. Ad un gameplay che tiene sicuramente incollati al gioco corrisponde una character design di alto livello, piacevole e fortemente orientato al fan-service (l’artista è il disegnatore di hentai Oda Non), così come il monster design di Atsuji Yamamoto, non possiamo dire lo stesso del design di ambienti, monotono e di vecchia generazione, e del comparto tecnico, chiaramente arrancante perché adeguato a una PS2 ed evidentemente pensato solo per la portatile di casa Sony.
Metal Max Xeno presenta una storia abbastanza lineare, certo vista e rivista nella sua base di partenza, ma non troppo scontata, degna di essere seguita fino alla fine, da sottolineare inoltre una profonda ed efficace caratterizzazione dei personaggi, cosa non sempre scontata nei titoli del genere.
Nel complesso, Metal Max Xeno è un gradevole JRPG ambientato in un mondo post-apocalittico, un titolo che diverte sia nelle fasi di gameplay che di combattimento, che presenta un profondo crafting dei Tank e con storia mai noiosa o incerta. Di alto profilo il design dei personaggi, dei carri armati e dei mostri-macchina, consigliato per gli amanti del genere che vogliono trascorrere alcune ore spensierate in ambienti devastati e desertici tipici del post-apocalittico, ma che non hanno molte pretese (specie su PS4) per comparto tecnico e design di ambienti.
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