L’esistenza del cosiddetto “bosone di Higgs” o particella di Dio, l’ultimo elemento mancante per determinare il modello della fisica delle particelle potrebbe spiegare l’origine della massa entro la fine del 2012 potrebbe essere confermato o escluso. Come annunciato il Centro Nazionale per la Fisica delle particelle, si sono accumulati dati sufficienti per confermare o escludere l’esistenza del bosone di Higgs. In tutta la storia della fisica sono state scoperte diverse particelle come i protoni, elettroni, neutroni o quark. Quest’ultimo resta da confermare, è il pezzo che ha completato il modello teorico che studia le particelle fondamentali e le interazioni che avvengono tra di loro per spiegare i fenomeni più remoti della fisica delle particelle. Quindi, sarebbe una particella con una massa 100 volte quella del protone.
Il Large Hadron Collider (LHC) sta lavorando duro, ma dovrà aspettare fino alla fine del 2012 per vedere se c’è il “bosone di Higgs” o “particella di Dio“, per spiegare come le altre particelle elementari hanno massa, che è una delle chiavi per l’universo e la fisica che lo governa. LHC, è un acceleratore di particelle costruito in un tunnel circolare 27 chilometri sotto il confine tra Francia e Svizzera. All’interno ci sono due fasci di protoni che si scontrano per toccare la velocità della luce e analizzare i prodotti di alta energia subatomica dallo scontro di particelle. Il livello di collisioni in tre mesi ha raggiunto l’obiettivo per l’anno 2011, ossia con 70 milioni di collisioni di particelle. Tuttavia, è ancora necessario aumentare di dieci volte la quantità di dati statistici raccolti per determinare se vi è la famosa particella, chiamata anche “particella di Dio“.