Dopo l’esperimento del Cern di Ginevra per la scoperta di particelle sub-atomiche in grado di viaggiare a una velocità superiore a quella della luce altri esperimenti successivi hanno confermato questi risultati anche se hanno affermato che non si tratta di risultati definitivi.Nuovi test realizzati ai Laboratori Nazionali dell’Infn del Gran Sasso hanno confermato i precedenti lavori per lo studio di queste particelle.I nuovi test sembrano escludere errori di misure e strumenti utilizzati duranti il precedente test.Fernando Ferroni, presidente dell’Infn ha riferito che questi test e risultati sono un passo per essere più fiduciosi sulle misure, anche se la parola decisiva può essere detta solo dalla realizzazione di esperimenti analoghi in qualche altra parte del mondo.I nuovi test hanno consentito di misurare in modo più accurato la velocità dei neutrini e analizzati 20 diversi eventi di superamento della velocità della luce.Dopo l’annuncio molti scienziati di tutto il mondo ritengono che se effettivamente la scoperta sarà effettiva bisognerebbe pensare molte leggi che regolano il cosmo.I neutrini sparati in un ricevitore nel Gran Sasso, in Italia, sono arrivati 60 nanosecondi prima di quanto avrebbe fatto la luce e potrebbe minare la teoria formulata da Albert Einstein a partire dal 1905.
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