Nexomon: Extinction, la nostra recensione PC

Dai titoli che emulano i Pokemon ai più recenti Monster Catching, genere nel quale, per dirne una, si è cimentata persino una serie come Final Fantasy – World of Final Fantasy – e per il quale molti titoli hanno fatto fiasco, ne abbiamo avute a bizzeffe: ma non è questo il caso di Nexomon: Extinction di Vewo Interactive, un gioco che prende a piene mani dai più famosi progenitori del genere, ma che si reinventa in una narrativa matura e ispirata, in un contesto da gioco di ruolo a turni alla giapponese con tante cose da dire e dove la cattura del mostro è sì la parte pregnante, ma non l’esclusiva.

Inutile dire della varietà di mostri da catturare, sono oltre 300, e, quindi, delle tantissime opportunità di personalizzazione, non solo dei nostri mostri, livellabili, ma anche del nostro party: infinite possibili combinazioni, che consentono al giocatore di affezionarsi a questo o a quell’altro Nexomon, ma anche di dover sottostare anche a un minimo di strategia per poter avere la meglio su nemici via via più agguerriti. Come c’era da aspettarsi, i Nexomon hanno prerogative specifiche e dedizioni elementali che li fanno prevalere o soccombere a un antagonista meglio preparato: starà a noi catturare quelli più rari, ultra rari, capaci di definire l’esito delle battaglie. Si combatte tantissimo, sia per la semplice fame da collezionismo che per mettersi alla prova contro altri domatori in fasce o professionisti.

Il Nexomon Tiranno è sempre in agguato, il boss del titolo altri non è che un poderoso Nexomon, con tutto il genere che è alla ricerca di soppiantare il Dio Nexomon andato estinto. Nei panni di un novello domatore, ci cimentiamo dunque all’interno di una storia che ha basi solide e antiche, alla ricerca non solo del set di mostri perfetto, ma anche di quello leggendario, che dovrà mantenere la pace e l’equilibrio del mondo.

Il mondo è imperversato da tiranni che cercano di ottenere il potere, ma anche coperto da un alone di mistero che si erge a fianco del nome del Nexomon leggendario, unico definito “pacifico” e per il quale il nostro alter ego affronterà parecchie peripezie: dal punto di vista della varietà, non è riscontrabile solo nei mostri, detto che sono oltre 300 e quindi non ci si annoia mai nelle battaglie e nella caccia al Nexomon, ma anche nelle diverse sfaccettature dei paesaggi e nelle caratterizzazioni dei personaggi, principali e secondari. Con questi personaggi infatti i dialoghi saranno sempre leggeri, divertenti, talvolta intrisi di umorismo e ilarità, talvolta affrontando temi più seri e maturi ci sentiremo coinvolgere dagli eventi.

Altro punto a favore è nelle ambientazioni, vive e diversificate, ciascuna con caratteristiche specifiche che si riflettono anche sui Nexomon che possono essere trovati e catturati: un mondo in due dimensioni visto dall’alto in cui i cespugli diventano il campanello d’allarme, con il loro movimento, di una imminente battaglia.

Le battaglie, sempre tra Nexomon (domati o selvaggi), si svolgono in stile JRPG, con scontri a turni e possibilità di cambiare mostro nel bel mezzo della battaglia, a patto che lo abbiamo portato con noi nel nostro roster di graziosi combattenti ammaestrati. La cattura è semplice da imparare, ma per nulla semplice da attuare: in pratica dovremo affrontare il Nexomon, mettergli a disposizione i nostri animaletti come carne da macello per farlo stancare (diminuisce la stamina e gli HP), poi, provare a catturarlo. Il livello di “catturabilità” sale con l’aumento della stanchezza dell’avversario, con la sazietà (gli potremmo dare da mangiare prima di catturarlo per aumentare le nostre possibilità di cattura) e anche con la tipologia di trappola da utilizzare. A quel punto entra in gioco l’attacco a tempo, in cui dovremmo premere la combinazione di tasti giusti in un brevissimo lasso di tempo per avere la meglio sul Nexomon.

Divertente, quindi, anche la modalità di cattura che diventa più attiva e dinamica di un semplice JRPG a turni.

A una storia coinvolgente, a una grafica gradevolmente colorata e ad ambienti e personaggi diversificati e curati, ai tanti Nexomon che non annoiano mai, corrispondono musiche adatte per ogni situazione (esempio una musica più esotica quando andremo a girovagare su un’isola in stile Caraibi, una più angusta tra i ghiacciai o tetra quando ci troviamo tra rovine, caverne o cimiteri) e un gameplay che consente di apprezzare l’esperienza viedoludica a 360 gradi.

Nexomon: Extinction è un monster catcher curato e dettagliato, dalla grafica aggrazziata che non annoia e anzi coinvolge con una storia inaspettatamente matura e dialoghi brevi e divertenti al tempo stesso, con battaglie tra Nexomon interessanti e non troppo semplificate, rese ancora più dinamiche dal sistema di cattura a tempo. Un gioco consigliato a tutti.

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