No Place Like Home è un gradevole e rilassante simulatore di vita agricola, costruzione e gestione di fattoria, fortemente orientato alla rimozione dei rifiuti e al riciclo, oltre che a rendere il più naturale e pulito possibile l’ambiente abitato da uomo e animali.
Come i molti simulatori di vita agricola, l’interesse principale è sicuramente sottolineato da una sorta di fuga dalla realtà e dalla frenetica vita cittadina, dall’inquinamento e dalla routine delle metropoli: son questi simulatori possiamo infatti dedicarci alla vita nei campi, alla coltivazione, alla raccolta, all’allevamento, alla costruzione, a sudarci ogni piccola conquista rustica. Un’esperienza che, anche in No Place Like Home rende bene l’idea e la voglia di evadere, almeno per qualche ora, dalle vicissitudini della vita cittadina.
In No Place Like Home ci troviamo a impersonare una ragazza, Ellen, e dopo un breve ma fondamentale tutorial veniamo immersi nella vita di campagna e nella gestione della fattoria che presto capiremo essere del nonno.
Quello che balza subito all’occhio, davvero a perdita d’occhio, è l’impressionante quantità di cumuli di spazzatura e rifiuti abbandonati tra i campi coltivati, tra le recinzioni, tra fiumi, colline e abitazioni rurali. In pratica ad ogni angolo ci scontreremo con grandi matasse di rifiuti da rimuovere e da riciclare. Per farlo avremo uno strumento che demolisce i cumuli di rifiuti e che consente di aspirare i resti e pulire per bene il terreno.
Tra i cumuli distrutti potrebbero, in maniera random, celarsi pericolosi nemici da sconfiggere o da evitare, forzieri da aprire e premi da raccogliere. Il tutto condito da una grafica gradevole e coloratissima, sebbene ci si cimenti in un mondo post-apocalittico, in cui la gran parte della popolazione terrestre si è dovuta trasferire su Marte.
Oltre a dover gestire la fattoria, Ellen dovrà svolgere piccoli compiti assegnati dagli NPG, sbloccare ricette per il classico building (costruire la stanza, abbellire l’abitazione, costruire item e suppellettili talvolta necessari anche per gli animali della fattoria…alcuni sono robotici), trovare e risolvere enigmi e soprattutto salvaguardare il benessere della natura e degli animali.
Il gameplay verte soprattutto sulla scoperta, sulla rimozione dei rifiuti, sulla costruzione e la gestione della fattoria, sull’allevamento e l’agricoltura: gran parte del tempo lo passeremo a sbarazzarci dei rifiuti e a riciclare i materiali, ma, specie per la prima fase, non ci troveremo mai ad affrontare fasi ripetitive e noiose, in quanto i molteplici misteri da scoprire e celati dai cumuli di spazzatura rendono il tutto più dinamico e sempre diversificato.
No Place Like Home è simulatore di vita agricola, costruzione e gestione di fattoria, con una forte spinta ambientalistica con la rimozione richiesta e piacevole di rifiuti e con un invito permanente al riciclo, un titolo rilassante che consente di passare qualche ora in assoluta spensieratezza immersi nella natura, una natura però da conquistare liberandola da rifiuti a perdita d’occhio.