Ocean’s Heart, recensione PC

Ocean’s Heart, ossia un fresco atto d’amore verso i primi Zelda e tutti gli action RPG vecchia maniera, con tanto di arte in pixel curata e colorata, con parecchi dettagli e differenziazioni di personaggi e ambienti, tantissime quest da portare a termine, dialoghi divertenti e sicuramente una storia, non certo innovativa, ma che trattiene a lungo il giocatore incollato allo schermo.

Edito da Nordcurrent e sviluppato da Max Mraz, Ocean’s Heart, action rpg in pixel art, raccoglie ispirazione dai classici di genere, e garantisce ore di esplorazione, crafting e crazione, incantesimi, segreti nascosti e incontri stravaganti. Quando i giochi riescono nell’intento di divertire e intrattenere per parecchie ore, non disdegnando la cura dell’arte del dettaglio, della storia, dei personaggi e anche, qui un pochino meno, del gameplay, e quando gli stessi sono figli di un lavoro certosino e determinato di piccoli studi indipendenti, il giudizio del mondo videoludico non può che essere necessariamente favorevole. E per di più qui siamo di fronte a un vero e proprio atto d’amore verso quei giochi di epoca precedente che hanno fatto storia.

Ocean’s Heart è ambientato in un mondo vivace, pieno di segreti, magia e irto di pericoli. Nei panni di Tilia, una giovane ragazza il cui padre e la cui migliore amica sono stati rapiti dallo spietato pirata Barbanera, intraprendiamo un viaggio insidioso, incontrando i personaggi più disparati, in ambientazioni diversificate e ben realizzate con la tecnica old-style in pixel art. Per salvare il padre, passiamo attraverso una vasta e pericolosa landa selvaggia, svelando una rete di cospirazioni piratesche lungo la strada.

Nel frattempo faremo incetta di oggetti per creare pozioni ed espandere e aggiornare il nostro arsenale di armi in continua crescita, aumentando le abilità per combattere nemici e boss e sopravvivere a dungeon mortali. In una storia ben definiti, avremo la possibilità di divagare e di poter esprimere tutta la nostra voglia di avventura non necessariamente inseguendo la trama principale, bensì potendoci dedicare a storie parallele, side quest aperte da personaggi sempre con qualcosa da dire e da aggiungere alla nostra esperienza. insomma, non ci si annoia.

A questo, dobbiamo affiancare il sistema di combattimento, dove, dopo alcune difficoltà iniziali, cominciamo a prendere confidenza con magia e artefatti per poter ampliare la nostra potenza di fuoco, altrimenti ferma al colpo di spada nei sei lati e la semplice schivata/rotolata. Resta il tutto un po’ meccanico e si dovrà avere un po’ di pazienza su questo punto per poter apprezzare appieno la storia di Tilia e le sue avventure. Ah, non mancano enigmi interessanti, oltre a qualche sorriso sparso qua e là.

Resta il fatto che Ocean’s Heart nasce per essere un tributo agli Zelda di una volta e con i suoi colori e i suoi pixel aggraziati, con le avventure e gli enigmi di Tilia contro i Pirati riesce sicuramente nell’intento, riesce a divertire e intrattenere per parecchie ore anche i giocatori più esigenti.

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