Omen of Sorrow, recensione PS5

Omen of Sorrow è un gioco di combattimento a tema horror che si ispira ai classici del genere come Mortal Kombat e Killer Instinct. Il gioco è stato pubblicato da Eastasiasoft per PS5 con un porting ottimale che garantisce una grafica dettagliata, fluidità di gameplay, un framerate stabile a 60fps.

Il gioco offre una modalità storia, una modalità arcade, una modalità online e una modalità allenamento, che consentono di poter far propri in non moltissimo tempo, le varie tecniche dei personaggi particolari di questo fighting game.

Il punto di forza di Omen of Sorrow è il suo roster di personaggi, che riprende le icone della letteratura e del cinema horror, come il Dottor Jekyll, Imhotep, Elizabeth Bathory e Quasimodo.

Ogni personaggio ha uno stile di combattimento unico e delle mosse speciali che richiedono abilità e strategia. Il gioco riesce a creare un’atmosfera oscura e misteriosa, grazie anche alla colonna sonora cupa e alle ambientazioni tenebrose.

Il punto debole di Omen of Sorrow è la sua modalità storia, che racconta una trama confusa e poco coinvolgente, con dialoghi poco ricchi e che non trascinano il giocatore e non lo portano ad approfondire le varie narrazioni legate ai personaggi.

La storia segue le vicende di un gruppo di personaggi che si contendono un artefatto magico chiamato Omen of Sorrow. La storia non approfondisce i motivi e le origini dei personaggi, lasciando molte domande senza risposta.

Omen of Sorrow è un gioco di combattimento divertente e sfidante, che saprà soddisfare gli appassionati del genere e dei mostri classici. Il gioco ha una buona longevità grazie alla varietà dei personaggi e delle modalità di gioco. Il porting su PS5 è ben fatto e sfrutta le potenzialità della console. Il gioco pecca solo nella sua modalità storia, che non riesce a rendere giustizia ai personaggi e alla loro storia.

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