Dopo i tanti generi attraversati dal franchise di Persona, con in special modo i ladri fantasma del quinto capitolo ad essersi divertiti a spaziare dal classico RPG dungeon-crawler, al genere musicale, con Persona 5 Strikers i nostri eroi si affacciano nell’universo del gioco di combattimento simil Dynasty Warriors, ma con dinamiche di gameplay molto artefatte e sicuramente senza perdere un pelo dello stile messo in mostra nei precedenti titoli.
Sì perché questo Persona 5 Strikers è proprio figlio dell’incontro tra due universi quello di Atlus e quello di Koei Tecmo con lo studio dedito agli action fighting 1vs1000 (o musou) di Omega Force. Il risultato è fresco, nuovo, accattivante e divertente, con una storia che non rievoca il passato dei ladri fantasma, piuttosto potremmo definirla un’avventura collaterale, ma ben completa e ricca, del nostro gruppo di beniamini.
L’incontro tra l’azione frenetica dei combattimenti di Omega Force e i ladri fantasma che abbiamo apprezzato nel capitolo principale in classico (stilosissimo) JRPG e anche nelle versioni musicali e danzerine, risulta un vero e proprio acuto: dicevamo del risultato fresco e rinnovato di questo P5S, proprio per il fatto che quegli aspetti quasi tipici del musou targato Omega Force a volte ripetitivi non fanno parte in alcun modo di questo nuovo nato della serie Persona. Intanto per il numero dei nemici a schermo, non sono migliaia e migliaia come ad esempio nei DW, inoltre non è presente la classica conquista della zona (il ruba bandiera) tipica degli 1vs1000 Warriors.
A condire il tutto, tante piccole e grandi trovate, la possibilità di muoversi liberamente, l’utilizzo di parecchi supporti per poter pianificare i propri attacchi anche con un pizzico di strategia (come attaccarsi ad un palloncino aerostatico, oppure svolazzare tra i lampioni della città per non essere visti e rimanere nell’ombra). Sì perché c’è anche la possibilità stealth, ossia di sorprendere i nemici alle spalle, non, beninteso, per eliminarli silenziosamente, ma per avere parecchi vantaggi durante la battaglia che immediatamente si scatena.
Nelle fasi di combattimento, ovviamente, una parte fondamentale l’hanno le varie Persona, che, insieme alla possibilità di poter passare a qualsiasi componente del nostro party da un momento all’altro come in una sorta di staffetta, donano ulteriore dinamicità a questo titolo, anche se non ve n’era bisogno ulteriore. L’utilizzo delle Persona in battaglia danno, come è prevedibile, vantaggi decisivi, così come le tante combo che si sbloccano man mano che si sconfiggono nemici su nemici. E ovviamente con tanto di colpo speciale da poter scatenare non appena riempita l’apposita barra che sfocia in cut-scene spettacolari.
Le fasi di combattimento sono quindi inframezzate da scene anime tutte da vivere e dialoghi che hanno tanto (in positivo) del Persona 5 originale, con i vari personaggi che sono ben definiti e delineati nella loro importanza e nelle loro caratteristiche peculiari.
Dal punto di vista del gameplay, quindi, la versione action con Persona 5 Strikers convince appieno, con tante piccole sfaccettature curate dagli sviluppatori al fine di non annoiare o rendere ripetitiva l’esperienza in alcun modo, sia nelle fasi di esplorazione che in quelle dialogiche e di combattimento. Ma l’action è anche alternato da momenti di relax ed elementi ruolistici e di crafting: sarà infatti possibile, oltre al classico giro di negozianti per item fondamentali o per rinforzare il nostro parti, unire le varie Persona che si vanno via via recuperando nei dungeon delle prigioni. I nostri cari eroi troveranno man mano delle maschere che andranno a comporre il roster di Persona di Joker, il quale potrà decidere di ottenerne di più forti e maggiormente utili unendole (non andiamo oltre perché anche la parte che consente di modificare le Persona è davvero qualcosa di unico, quindi scopritelo da soli).
In bella vista i Phantom Thieves, con la loro grafica e il design degno di nota, così come le ambientazioni, coloratissime ed evocative, sicuramente contestualizzate alla storia e alle vicende alla “Alice nel paese delle meraviglie” cui si troveranno di fronte. Un nemico impensabile, cittadini che per passione diventano quasi degli automi privi di sogni e sentimenti, i detective che sono sempre alle calcagna dei nostri ladri fantasma, dovremo aver a che fare con tanti personaggi, parecchi noti e alcuni nuovi e tutti da scoprire (persino una IA che ha una caratterizzazione e personificazione maggiore e più profonda di alcuni personaggi umani!), in una vicenda spin-off che tratterrà il giocatore per parecchie ore. Delle musiche e della colonna sonora non c’è neanche bisogno di parlarne: E’ un Persona con tutti i suoi pregi, arricchito da un gameplay action dinamico e divertente.