Una banale abitudine col frigo di casa rischia di costare cara alle nostre tasche, ma nessuno ci fa caso.
Che il Belpaese sia tuttora popolato da un esercito di formichine risparmiose non lo diciamo noi. Lo dice con ben altra autorevolezza il Censis quando definisce il risparmio l’«invincibile abitudine italiana». Tanto più in un tempo di incertezza e crisi economica come questo gli italiani cercano di eliminare gli sprechi.
I numeri parlano chiaro: in Italia risparmiano praticamente tutti (il 76,7% dicono i dati). Nord, Centro, Sud o Isole non fa differenza, spiega il Censis. Un po’ dappertutto nella Penisola si risparmia dove si può: sulla spesa, sulla benzina, sul gas, sull’elettricità. Ci sono tante piccole abitudini da correggere per cominciare a limare le spese superflue.
Una di queste riguarda il frigorifero, uno degli elettrodomestici ormai diventati indispensabili nelle nostre case. Impensabile poterne fare a meno. Bisogna sapere però che c’è un gesto che può sembrare assolutamente “a costo zero” col frigo, al quale nessuno fa mai caso, ma che può costare caro alle nostre tasche: ecco di cosa si tratta.
Frigo, l’abitudine che può costarci cara
Vi siete mai chiesti quanto costa lasciare aperta la porta del frigo? Quante volte lo facciamo? Pensiamo a chi tiene aperta la porta del frigorifero mentre sistema tutta la spesa settimanale. Converrà sapere allora che bastano solo otto secondi di apertura della porta del frigorifero per disperdere l’aria fredda all’interno dell’apparecchio.
Ne consegue che più la porta rimarrà aperta, più energia elettrica servirà per ripristinare la temperatura impostata. Questo perché ogni volta che apriamo la porta del frigorifero il compressore si rimette in modo per buttare fuori l’aria calda e ritornare alla temperatura ottimale. Insomma: maggiore il tempo in cui la porta rimane aperta, maggiore il consumo di elettricità per raggiungere poi la giusta temperatura refrigerante.
Ma quanto ci costa l’abitudine di tenere aperta la porta del frigo? Quantificare in termini monetari è praticamente impossibile. Per fare una stima bisognerebbe sapere quante volte – e per quanto tempo – una persona apre il frigo in casa. Qualcuno però ha provato a stimare i consumi dovuti a questa comune abitudine.
Un sondaggio apparso su Home Energy, rivista specializzata in economia domestica, ha fornito dei dati interessanti. Da un sondaggio su un campione di famiglie è emerso che tenere la porta aperta incide per il 7% sui consumi del frigorifero. Si stima che questo gesto abituale aumenti il consumo in bolletta dai 50 ai 120 kWh all’anno.
Per rendere l’idea: 50 kWh equivalgono all’incirca a una ventina di cicli di lavastoviglie. Invece 100 kWh corrispondono più o meno a 50 cicli di lavatrice, uno alla settimana per un intero anno.