RIDE 3 è il terzo capitolo del racing game su due ruote di Milestone, un corposo salto in avanti nella tecnica, nel gameplay e negli aspetti dinamici e di IA per la serie. Un grande passo in avanti sia per la casa meneghina che per il genere su due ruote, un titolo che raggiunge sicuramente l’obiettivo di diventare un porto sicuro per i tanti appassionati centauri da videogame, che apre a nuovi orizzonti e, di conseguenza, fomenta nuove aspettative. Specie dopo l’utilizzo consapevole e sapiente di Unreal Engine 4.
Proprio partendo dall’utilizzo del motore, con RIDE 3 i devs sono riusciti a dare un’impronta tecnica valida e di ampio respiro, una spallata forse decisiva al settore videoludico dedicato alle due ruote, un gioco che qualsiasi motociclista vorrebbe avere e provare fino in fondo, con le oltre 230 moto di 26 marche definite nei minimi dettagli, spettacolo per gli occhi e i palmi dei collezionisti e degli appassionati.
E le tante moto a disposizione, in questo viaggio ad alta velocità che è RIDE 3, sono sicuramente uno stimolo per i fan, tanto più per l’accompagnamento programmatico di schede informative dettagliate, cenni storici e quasi leggendari dei singoli mezzi. Un museo delle due ruote che mette in bella mostra icone di ogni categoria, bolidi ed emblemi estetici del settore, che strizza l’occhio consapevolmente anche a chi fa parte di quella nicchia di personalizzatori di moto compulsivi-ossessivi: basti pensare l’attenzione ai dettagli di tutta l’esperienza videoludica a due ruote, si parte sin dalla personalizzazione del proprio alter ego, un centauro che ha una vita propria, fa esperienza, cresce, modifica, corre, personalizza, spazia di categoria in categoria crescendo insieme al proprio parco moto.
Dall’abbigliamento quotidiano alla scelta e personalizzazione di ogni singola parte della tuta da corsa. E ovviamente con la possibilità di sbloccare e indossare abbigliamento e caschi di tutti i migliori brand di settore. Non dimentichiamo sicuramente le tantissime possibilità di migliorare e potenziare le proprie moto, modificando ogni singola parte, dalla trasmissione ai freni, dalla mescola delle gomme alla tipologia delle sospensioni.
Ricercatezza e realismo dell’esperienza videoludica, il tutto anche in relazione alle evidenti differenze che riscontriamo in pista passando da una sportiva a una naked, da una superbike a una café racer, nel bilanciamento, nel modo di affrontare curve e frenate, nel modo di affrontare rettilinei, nell’incidenza dei cordoli e del terreno, nelle velocità di punta: un’esperienza da centauro a tuttotondo, ma uno di quelli che ha un rapporto viscerale con la propria moto, che la vive con la propria passione in ogni singolo momento.
Una vera e propria enciclopedia delle due ruote si diceva, e nei fatti è proprio il risultato che Milestone ha ottenuto con il suo RIDE 3, con miglioramenti sotto molteplici aspetti: sia in termini di estetica che di esperienza di gioco, visto che il passaggio ad Unreal Engine ha permesso notevoli miglioramenti, con incredibili panorami e veicoli sempre più fedeli agli originali. Convince appieno la personalizzazione che in RIDE 3 viene ulteriormente approfondita, con oltre 500 pezzi meccanici su cui è possibile intervenire per adattare la moto al proprio stile, da non sottovalutare anche il nuovo Editor di Livree, grazie al quale sarà possibile creare un look unico per la propria moto e condividerlo con la community.
Sicuramente RIDE 3 denota una passione smodata e innata per le due ruote e punta proprio a chi condivide la stessa passione a 360 gradi: potersi calare nei panni del proprio pilota e affrontare ogni sfida – sbloccando e acquisendo via via le moto che servono per affrontare al meglio le sette categorie (sportive, maxi enduro, endurance, supermoto, superbike da corsa, café racer e naked) – con la possibilità di personalizzare ogni parte del proprio mezzo e non solo, con la voglia di mettersi alla prova con sfide sempre più ardue, e, c’è da dire, sempre più perfezionate nei particolari tecnici, grafici e di gameplay, è sicuramente “roba da centauri”. Un titolo che non punta certo a conquistare i cuori di tutti, ma che è sulla buona strada per diventare un punto di riferimento per una nicchia di giocatori ben definita e targetizzata.
un'esperienza da centauro a tuttotondo, ma uno di quelli che ha un rapporto viscerale con la propria moto, che la vive con la propria passione in ogni singolo momento. Un titolo che non punta certo a conquistare i cuori di tutti, ma che è sulla buona strada per diventare un punto di riferimento per una nicchia di giocatori ben definita e targetizzata.