Scarlet Nexus è un gioco di ruolo d’azione in salsa anime e Japan, con venature dark, lineamenti piuttosto marcati di generi post-apocalittici mescolati a contesti cyberpunk. Un bel pentolone di generi e attrattive dell’universo videoludico che Bandai Namco Studios ha saputo ben amalgamare e rendere più unico che raro.
In Scarlet Nexus la sensazione di trovarsi davanti a un livello superiore del genere action RPG in stile anime giapponese è costante, in ogni fase della storia e del gameplay. Fluido e ben caratterizzato, personaggi ben delineati e approfonditi, storie che si intrecciano e portano verso un finale non privo di colpi di scena. Il tutto in un contesto grafico e di design che ruba davvero l’occhio, sin dai paesaggi e dalle realizzazioni di città vive, di città fatiscenti e tendenti a una fase già post-apocalittica, di paesaggi rigogliosi o deserti, innevati o intrisi di verde. Fino ad arrivare ai modelli dei personaggi, eroi e anti-eroi, e soprattutto alle grottesche figure bestiali, i detti “Estranei£, che mescolano parti antropomorfe, parti zoomorfe e persino parti di fiori, piante o mobili antichi.
Se il colpo d’occhio si fa notare dal punto di vista grafico e di design, anche le musiche che avvolgono le, talvolta, frenetiche battaglie dei protagonisti, seguono l’incedere della storia in tutte le sue diverse dinamiche, dall’incalzante ritmo di battaglia (o negli scontri più complessi con boss o nemici potenti) al ritmo più triste e compassionevole nelle parti decisamente più drammatiche, come trovandosi di fronte ai propri cari uccisi o peggio, altre ancora dove la scelta dei personaggi può decidere l’esito di una guerra civile o della guerra con le forze aliene.
Un’esperienza che soddisfa appieno i palati più sensibili alle tematiche di stampo Action GDR in salsa Japan, con la possibilità di vivere la storia di Scarlet Nexus nei panni di due protagonisti diversi, anche se collegati tra loro. Infatti, in principio, ci si chiederà di optare per la storia di Yuito Sumeragi, oppure per quella della protagonista femminile, Kasane Randall. In ogni caso, i due ragazzi sono reclute dal futuro sicuramente importante della task force che combatte questi extraterrestri denominati “Estranei”, in una squadra a ranghi detta FSE. Ben presto, le reclute si riveleranno fondamentali, leader indiscussi, e dal futuro scritto e importante, non solo per la popolazione umana rimasta, ma anche per tutto il pianeta.
Yuito e Kasane hanno due background differenti, che li faranno però convergere, nel prosieguo della storia, in maniera indissolubile: destini legati e misteri che non si dipaneranno prima di aver affrontato molteplici pericoli, sia interni che esterni nei panni di membri importanti delle FSE. I combattenti della resistenza, infatti, hanno poteri speciali, detti psionici, mentre i nostri due possono non solo adoperare i propri (psicocinetici, ossia possono spostare oggetti anche immensi e trasformarli in armi di attacco o di difesa), ma possono anche assorbire temporaneamente (SAS)quelli di altri quattro compagni (che possiede il potere dell’invisibilità, chi della velocità, chi del fuoco, chi dell’elettricità…) componenti del party.
Optare per Yuito vorrà dire scegliere lo spadaccino figlio di un nobile scienziato, abile nei colpi ravvicinati e nei fendenti, ma sceglierà anche una storia, che, sebbene collegata a quella di Kasane, sarà completamente diversa. Nei panni di Kasane optiamo invece per una guerriera a distanza (lancio di coltelli e colpi a distanza) con una storia del tutto differente dal figlio dello scienziato, ossia una ragazza adottata da una famiglia potente e con una sorellastra che si rivelerà ben più di una sorella di sangue. Quindi sarà possibile e interessante avviare una seconda run con il personaggio che non si è scelto all’inizio, per vivere la narrazione, le romance, i legami e le vicende da un punto di vista diverso e completamente nuovo.
Il gameplay delle battaglie è dinamico e divertente in quanto, sia nei panni di Yuito che in quelli di Kasane, i poteri psicocinetici ci consentono di interagire con oggetti e ambiente che ci circonda per avere la meglio su un nemico: il sistema di battaglia verte su un action serrato dove le combo hanno sicuramente la loro importanza, ma dove diventa fondamentale approfittare dei poteri dei componenti del party al momento giusto, e soprattutto, saper sfruttare i colpi speciali con veri e propri Quick Time Event. Quindi raramente vi troverete a premere in maniera forsennata due soli tasti, anzi, la strategia diventa spesso fondamentale.
Le battaglie diventano così sempre diverse da affrontare e, di conseguenza, mai noiose, sia per il fatto che il nostro gruppo, per forza di cose, cambia costantemente, sia per il fatto che il nostro tempismo e le nostre capacità di sfruttare ambiente e poteri diventano parti importanti. A proposito, c’è anche un albero delle abilità che migliora le skills del nostro personaggio, non ultimo il Brain Drive, uno stato definitivo e intensificato in cui tutte le abilità vengono potenziate per un tempo limitato, e il Brain Crush, ossia il colpo finale tutto cinematografico oltre che potentissimo.
A una storia coinvolgente e appassionante che spazia da vicende drammatiche a comiche, da liti come tra giovani gelosi e amore sincero tra amici e fratelli, si passa a un’ambientazione da tipici film d’azione post-apocalittici a stilosi ambienti cyberpunk, il tutto in un design anime che colpisce l’occhio, colorato e mai noioso sia per gli ambienti e le mappe varie che per i modelli di personaggi principali, secondari e nemici. Le musiche azzeccate avvolgono il tutto e affiancano e supportano i momenti dialogici, quelli di battaglia e quelli più adrenalinici, in un’esperienza gaming fresca, nuova e consigliata assolutamente agli amanti dei giochi di ruolo d’azione alla giapponese che vogliono vivere qualcosa di differente e, per noi, azzeccato.