Non fare questo errore con l’albero di Natale! C’è una data precisa per togliere gli addobbi, secondo un’antica usanza. Sei sicuro di conoscerla?
Le feste natalizie sono ormai un ricordo, la Befana ha consegnato gli ultimi dolcetti e, tra la nostalgia e il sollievo, è giunto il momento di riporre in soffitta albero, presepe e addobbi natalizi. Ma qual è la data giusta per farlo? Se pensate che sia l’Epifania, vi sbagliate! La tradizione, infatti, ha radici ben più profonde e ci suggerisce di attendere ancora un po’.
Sebbene il detto popolare reciti “L’Epifania tutte le feste porta via”, la realtà è ben diversa. Questa data, che celebra l’arrivo dei Re Magi alla grotta di Betlemme, è diventata più che altro un’occasione per prolungare di un giorno le vacanze e per dare il via ai saldi. Ma, secondo la tradizione cristiana, il periodo natalizio non si conclude affatto il 6 gennaio.
La data da segnare sul calendario è il 2 febbraio, giorno in cui si celebra la Candelora. Questa festività, che cade esattamente 40 giorni dopo il Natale, commemora la presentazione di Gesù al Tempio e la purificazione della Vergine Maria. Secondo l’antica tradizione ebraica, infatti, una donna che partoriva un figlio maschio era considerata impura per 40 giorni, dopodiché doveva recarsi al Tempio per purificarsi.
Perché Proprio il 2 Febbraio? Un Significato Simbolico e Profondo
La Candelora segna simbolicamente la fine del periodo natalizio, chiudendo il cerchio aperto con la nascita di Gesù. Le candele benedette in questo giorno rappresentano la luce di Cristo che “illumina le genti” e dissipano le tenebre, simboleggiando la speranza e il rinnovamento.
L’albero di Natale, con le sue luci e i suoi colori, è un simbolo di gioia e di festa, ma le sue origini sono pagane. Sebbene oggi sia associato a significati cristiani come speranza e rinascita, è interessante notare come la data del 2 febbraio sia molto lontana da quella dell’8 dicembre, giorno in cui, in Italia, si è soliti addobbarlo. La tradizione, inoltre, vuole che le decorazioni natalizie vengano rimosse tra il 5 e il 6 gennaio, nella dodicesima notte dopo il 25 dicembre, ossia tra il 5 e il 6 gennaio. Questa data corrisponde all’arrivo dei Magi presso la mangiatoia per fare dono a Gesù dei famosi oro, incenso e mirra.
In particolare a guidare i Magi furono le luci oggi rappresentate dalle serie di lampadine sull’albero e rimuoverle prima significherebbe mettere fine prematuramente al loro viaggio. Inoltre togliere le decorazioni natalizie prima del tempo secondo la tradizione porta sfortuna per tutto l’anno. È una credenza che risale al IV secolo, quando le case si decoravano con vischio e agrifoglio e si pensava che gli spiriti abitassero in questi elementi e che accoglierli in casa era un segno di protezione e conforto verso di loro. Il problema era che però questi spiriti dovevano tornare alla terra a cui appartenevano e se, dopo l’Epifania, erano presenti ancora all’interno della dimora non avevano luogo dove andare e, quindi, sparivano. La loro scomparsa impediva alla terra di rifiorire l’anno successivo, determinando di conseguenza una sofferenza nei raccolti. Si cominciò così a togliere le decorazioni nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, abbastanza tardi per segnare ancora il cammino dei Magi e abbastanza presto per non oscurare l’Epifania e lasciare gli spiriti alla loro terra.
Se per l’albero la tradizione è più flessibile, il presepe, rappresentazione della Natività, dovrebbe rimanere allestito fino al 2 febbraio. Smontarlo prima significherebbe privare la casa della benedizione e della protezione simboleggiate dalla scena sacra.
Al di là delle tradizioni, la scelta di quando togliere gli addobbi natalizi è ovviamente personale. C’è chi preferisce farlo subito dopo l’Epifania per ripristinare l’ordine in casa, chi invece vuole prolungare la magia del Natale il più possibile. L’importante è vivere questo momento con serenità, magari trasformandolo in un’occasione per coinvolgere tutta la famiglia in un’attività divertente e condivisa.
Che si scelga di seguire la tradizione o meno, l’importante è salutare le feste natalizie con un pizzico di consapevolezza in più, ricordando il significato profondo di queste antiche usanze. E chissà, magari attendere la Candelora per riporre albero e presepe potrebbe diventare una nuova, affascinante tradizione da tramandare.
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