Edito da Leonardo Interactive e sviluppato da Madlight Studio, Seed of Life è un’avventura futuristica dal design carino ed accattivante, la rievocazione dei platform puzzle 3D dei bei tempi in ambientazione futuristica e in terza persona.
Coinvolgente non solo per la scelta del tema e dell’ambientazione, ma anche per la narrazione vera e propria, una storia che si svolge nell’apparente rilassatezza dei toni e dei colori sebbene orientati alla fantascienza, veniamo subito messi nei panni della protagonista di Seed of Life , Cora, che deve districarsi in un mondo labirintico e misterioso, un pianeta che si sta avviando verso la devastazione e la distruzione.
Lumia, questo il nome del mondo di Cora, è preso di mira da alcune creature aliene, che ne stanno prosciugando la linfa vitale. Come risolvere l’enigma e salvare Lumia? Nei panni di Cora dovremmo sconfiggere le creature, esplorare, risolvere misteri ed enigmi ambientali, esplorare a fondo il mondo tutto, per trovare l’unica vera ancora di salvezza, il Seme, il seme della vita, appunto. Questo altri non è che un dispositivo alieno, unico vero mezzo per poter salvare il mondo di Cora.
Ma non saremo soli nel nostro viaggio e durante le nostre esplorazioni: facendo attenzione ad evitare zone contaminate e aree piene zeppe di nemici da cui nascondersi necessariamente, potremo comunque giovarci di una compagnia tanto utile quanto inaspettata: l’aiuto di un simpatico assistente alieno di nome Nar, che ci darà una grossa mano nel risolvere enigmi impegnativi, a trovare la nostra strada perduta e a scovare i nostri prossimi obiettivi, nonché a ribaltare la situazione, all’apparenza insormontabile.
A un gameplay che, come detto, richiama con forza e convinzione i 3D platform d’avventura di un tempo e basato su enigmi ambientali e puzzle, immersi in una avventura esplorativa che non è frenetica (manca per così dire e per scelta sicuramente una componente action vera e propria) ma concede qualche attimo di riflessione e favorisce la concentrazione. Facendo attenzione ai minimi dettagli ambientali e di gameplay si potrà infatti andare “spediti” verso la soluzione dell’enigma principale, ossia salvare il mondo devastato dagli alieni.
Seed of Life è evidentemente una dichiarazione d’amore per i puzzle-platform 3D di qualche tempo fa, e l’atmosfera fantasy e sci-fi ricreata dagli sviluppatori risulta molto evocativa e coinvolgente, soprattutto per ciò che riguarda gli ambienti veri e propri, con conseguente immersività data dalla storia. Anche gli enigmi risultano avvincenti e interessanti, sfidanti al punto giusto. Ora però alcune note dolenti, perché è vero che Seed of Life richiama titoli che hanno fatto storia nel loro genere, ma resta un po’ troppo invischiata nel passato, soprattutto per ciò che riguarda il comparto tecnico, per un sound non sempre azzeccato, l’eccessiva presenza di muri invisibili che vanno a frustrare spesso il gameplay vero e proprio, e una sommaria legnosità dei movimenti dei modelli.
Un’avventura che vale la pena comunque di affrontare, perché interessante e con tratti affascinanti, pur con qualche compromesso non sempre di poco conto.
Seed of Life è una dichiarazione d’amore per i puzzle-platform 3D di qualche tempo fa, con una storia coinvolgente e ambientazioni evocative. Pecca in un po’ di legnosità nel gameplay, nel comparto tecnico e nel comparto sonoro, compromessi da tenere in conto ma che non vanno a cancellare l’esperienza immersiva, e, comunque, da fare.