Tra i tanti titoli di sopravvivenza che riempiono le nostre bacheche in questo periodo, tra questi si distingue sicuramente l’ispirato Smoke and Sacrifice, presentato appunto come un gioco di ruolo di sopravvivenza, con tratti anche drammatici nella sua storia di sacrificio, territori angusti, nemici invadenti e società misteriose.
Smoke and Sacrifice, come detto, è un gioco di sopravvivenza, dove anche la stessa oscurità (o il fumo) ci costringe a craftare per riuscire a vedere la luce del giorno successivo, dinamiche apparentemente tipiche da survival ma che ben si sposano con una storia drammatica-fantasy e un design artistico di personaggi e ambienti tutt’altro che scontato. Mistero e dramma, dicevamo, perché questo survival RPG non si confina nella sola esplorazione o nell’esigenza di sopravvivere e craftare oggetti, item, armi e armature per poterlo fare: la storia ha infatti una parte fondamentale all’interno dell’esperienza di gioco completa di Smoke and Sacrifice, ci spinge ad esplorare non per il mero piacere di farlo (ed è comunque piacevole, come detto, per il design di personaggi ed ambienti), ma per scoprire gli oscuri misteri che si celano dietro la storia drammatica di questo titolo sviluppato dallo studio indipendente Solar Sail Games e edito da Curve Digital per PC e Nintendo Switch.
La storia di questo GDR di sopravvivenza ha una parte fondamentale nell’esperienza del giocatore, che viene subito catapultato nei panni infausti di Sachi, una donna da poco madre costretta a sacrificare il proprio primogenito per perorare la causa del suo popolo: restituire la luce al villaggio, a rischio per la mancanza di luce solare. Con un sole morente e sacrifici pagani di sacerdoti misterioso, affianchiamo Sachi nel suo percorso di sofferenza, nei suoi passi che la conducono a consegnare nelle cruente mani dei sacerdoti il proprio pargolo. Ai sacrifici disumani per un bene comune, corrisponderà la voglia di rivalsa di Sachi, nella ricerca di quel figlio apparentemente perduto nel triste sacrificio di sangue.
Qui inizia l’avventura in una realtà alternativa: Sachi dovrà affrontare mille peripezie per cercare di smascherare i misteri del mondo, dell’oscurità perenne e, soprattutto, per ritrovare il figlio perduto qualche tempo prima.
Smoke and Sacrifice trasmette, con la sua arte disegnata interamente a mano e che si pone a metà tra il fantasy gotico e il meccanico e robotico dello steampunk, un senso di commozione costante, di senso di oppressione e di incertezza misteriosa, nella incessante ricerca di una madre, il cui amore per il figlio non viene scalfito né dalle avversità né dalle dure leggi della società né tanto meno dal tempo: un dramma psicologico che si traduce in un gameplay tipico del survival d’esplorazione e ricerca, con elementi RPG chiave. Prendendo spunto dai moderni titoli survival più tradizionali, Smoke and Sacrifice evolve il genere con la sua storia profondamente personale in un ecosistema che mette in mostra una complessità particolare, e mette a dura prova l’ingegno del giocatore. Le creature si alimentano, si riuniscono e si riproducono, come nel ciclo della vita e della natura si predano a vicenda, e danno vita a un mondo davvero vivo e reale.
Smoke and Sacrifice è quindi un mondo vivo e in continua mutazione, dove ci si dovrà adeguare ad ogni singola circostanza: Non di rado infatti sarà necessario, per sopravvivere, dover intrappolare creature (ad esempio per crearci l’indispensabile torcia/lanterna a metà tra il vegetale e l’animale, che consente di squarciare il fumo, vedere e continuare a respirare), attirare i mostri, addestrare i propri animali da compagnia, travestirsi, nascondersi. Perché sopravvivere non sarà mai semplice: si dovrà combattere, quindi creare armi sempre più efficaci e protezioni sempre più adeguate man mano che si procede con la storia e con l’esplorazione, si dovrà ragionare e agire con astuzia, per poter avere la meglio su un ambiente ostile, oscuro e selvaggio, ma dove il mistero è sempre celato dietro l’angolo.
Smoke and Sacrifice è un Survival RPG interamente disegnato a mano con un gradevolissimo design a metà tra il fantasy gotico e il futuristico/post-apocalittico, una storia avvincente, profonda, drammatica dove nei panni di una madre affronteremo misteri e ambienti ostili fedelmente riprodotti, con design e musiche che favoriscono immersività e immedesimazione nelle tristi vicende che attanagliano il mondo. E’ un titolo consigliato vivamente per tutti coloro che amano vivere un’esperienza di sopravvivenza GDR, ma cha ha un occhio di riguardo verso la narrazione.
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