La dislessia è una sindrome classificata tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), ovvero disturbi di natura neurobiologica. Pur non essendo stata ancora identificata una causa univoca, si è comunemente d’accordo sull’origine genetica del disturbo, che comporta anomalie nelle sedi cerebrali deputate ad organizzare le funzioni linguistico-cognitive della lettura e della scrittura.
La dislessia permane per tutta la vita e per questo necessita di una diagnosi precoce, in modo da impostare un intervento immediato e proficuo, tramite metodologie adeguate che permettano al bambino di superare le difficoltà. Di fronte ad eventuali ripetuti insuccessi scolastici, il bambino potrebbe andare incontro ad una diminuzione dell’autostima, evitando dunque di mettersi in gioco e portando gli insegnanti ad etichettarlo come svogliato. Esiste quindi la possibilità che la dislessia incida negativamente sull’equilibrio psicologico del bambino, fattore da non sottovalutare, sensibilizzando gli insegnanti ed intervenendo con misure compensative.
L’uso del computer e di software specifici si è dimostrato di grande aiuto a supporto.
I software permettono al soggetto di affrontare la vita scolastica e quanto richiesto da essa in un clima più sereno, riabilitando le competenze deficitarie ed allo stesso tempo divertendosi. Le abilità strumentali (come ad esempio la corettezza e la rapidità di scrittura) possono essere riabilitate intervenendo con software che ne automatizzino il processo.
Altri programmi possono rivelarsi utili al fine di migliorare gli aspetti metacognitivi deficitari, verso una maggiore comprensione del testo scritto.
Software quali gli editor testuali svolgono la funzione di strumenti compensativi, usati con, oppure in sostituzione, dei tradizionali libri e quaderni. I programmi di sintesi vocale aiutano lo studente a trasformare in audio un testo scritto, mentre i software di traduzione consentono di tradurre i testi in più di una lingua. Esiste inoltre la possibilità di acquistare i testi didattici in formato digitale, testi solitamente forniti dalle stesse case editrici.
Internet è una miniera di informazioni ed offre numerosi programmi (anche freeware) utili anche a genitori ed insegnanti coinvolti in progetti di recupero per bambini affetti da dislessia. Tali strumenti compensativi vanno introdotti parallelamente alla riabilitazione del soggetto, quando esiste una reale possibilità di rieducazione. E’ essenziale che la scuola si impegni e fornisca questi strumenti dalle notevoli potenzialità.
Affinchè si rivelino efficaci, è importante evitare un’inadeguata valutazione dei prerequisiti del soggetto, il quale deve essere in grado di trarne vantaggi reali. Vanno inoltre evitati i software sviluppati per i non vedenti, dimenticando che i dislessici hanno accesso alle informazioni anche mediante il canale visivo, spesso utilizzato per compensare il disturbo. Gli insegnanti stessi necessitano di adeguata formazione in merito al corretto utilizzo di tecnologie e strumenti compensativi.
Nella società le informazioni sono sempre più spesso veicolate mediante l’ausilio della tecnologia e l’insegnamento stesso punta sempre più spesso verso l’utilizzo di modalità multimediali rispetto alle lezioni tradizionali. Si pensa quindi che nell’immediato futuro, i bambini affetti da dislessia ed altri disturbi specifici dell’apprendimento avvertano sempre meno lo svantaggio nei confronti dei pari.
Abbattiamo le barriere del pregiudizio, ognuno di noi, con le sue patologie, le sue ansie, i suoi malesseri e i suoi momenti di oblio ha qualcosa di unico e irripetibile da offrire, apriamo la nostra mente e incanaliamo i nostri pensieri verso una meta che si chiama progresso, dove alberga il senso della vita stessa.