Terminator: Resistance Enhanced, la nostra recensione

Terminator: Resistance è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Teyon e edito da Reef-Entertainment, ambientato nello scenario sci-fi noto ai più, in particolare durante la Guerra futura, momento indissolubile narrato nei celebri film TERMINATOR e TERMINATOR 2: Judgment Day. Gli stessi devs hanno poi implementato di recente, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista grafico, il loro titolo, portandolo a un livello superiore, adatto per essere accolto da console di ultimissima generazione e a sfruttare la potenza dell’hardware di nuovo conio: Terminator: Resistance Enhanced su PS5.

A circa un anno e mezzo dall’uscita del titolo originale, uno sparatutto in prima persona che bene accoglie le dinamiche e il contesto di una narrazione mitica come quella di Terminator, in tutta la sua longeva storia di sci-fi action con tanto di viaggi nel tempo, gli sviluppatori hanno infatti lanciato la versione migliorata, appunto, Terminator: Resistance Enhanced, ora su console PlayStation 5, con l’opportunità, per i possessori del gioco su console PS4, di fare semplicemente un upgrade gratuito sulla nuova nata di Sony.

Siamo dunque arrivati ad oggi, un tempo in cui la guerra contro SkyNET viene amplificata e ampliata, pronta per essere combattuta da militanti nuovi di zecca (e ovviamente i vecchi, allo stesso modo) ed essere sviscerata su supporti di nuova generazione che mettono ancora di più in risalto i drammatici e fascinosi eventi post-apocalittici immersi nel contesto di Terminator.

Chi scrive è un fan dell’universo Terminator, quindi ritrovarsi a giocare a un FPS che aveva già il suo perché nella sua forma originaria del 2019 e che garantiva un buon numero di ore immersi nei contesti post-apocalittici e sci-fi del franchise, narrando una storia, peraltro, avvincente, drammatica e appagante, è sicuramente un momento che allieta la giornata.

Arrivato dunque su PlayStation 5, Terminator: Resistance Enhanced può vantare molte delle caratteristiche che ci si aspetta in una generazione di console attuale: basti pensare che a livello visivo il gioco sale di almeno un gradino sopra quello che abbiamo visto su PlayStation 4, ricchezza di colori e immagini che possono tranquillamente e con una certa soddisfazione essere apprezzati a una risoluzione 4K, che si aprono a 60 fotogrammi al secondo, nella quasi totalità delle scene, anche quelle frenetiche, contando i rari cali di fps sulle dita di una mano.

Garantita dall’hardware e dalla SSD di PS5, la notevole riduzione dei tempi di caricamento è sicuramente un aspetto che non va sottovalutato: immersi nell’azione più frenetica o in momenti drammatici che devono mantenere una certa dinamicità, il non dover attendere che qualche frazione di secondo, anche in salti da gameplay a cut-scene e viceversa, mantiene alto il livello di adrenalina che ci si attende da questa versione migliorata di Terminator: Resistance.

Rimanendo su aspetti puramente tecnici, passiamo qui in rassegna il feeling del gameplay con il nuovo controller DualSense di PS5: Diciamo che in questo caso gli sviluppatori avrebbero sicuramente potuto spingersi molto oltre, cercando una risposta sensibile nel grilletto adattivo, insomma, potevano completare uno sfruttamento di questo device allo stesso modo in cui sono ben riusciti a fare con vibrazione, rimbombo del pad quando si colpisce, si assorbono colpi etc.

Terminator: Resistance Enhanced è un solido FPS che migliora l’esperienza già soddisfacente del titolo originario, portando su console PS5 tutta l’appagante vicenda della guerra futura contro SkyNET, migliorando aspetti tecnici e grafici di almeno uno step in avanti, aggiungendo contenuti come il DLC Infiltrator (in cui i giocatori possono entrare nella pelle di una Unità serie T-800 e infiltrarsi per scovare segreti e colpire le forze della Resistenza), velocizzando caricamenti e sposando le caratteristiche del nuovo hardware e, quasi del tutto, del nuovo DualSense.