C’è una scena, nell’iconico cartone animato Tom & Jerry, che ha scosso il pubblico di tutto il mondo: è proprio così che sarebbe dovuto finire?
Certi cartoni hanno la capacità di scuotere il pubblico, pur mettendo in scena elementi semplicissimi e storielle apparentemente banali. Tra i cartoni animati più leggendari troviamo Tom & Jerry, un classico dell’animazione, creato negli anni Quaranta dalla mente visionaria degli statunitensi William Honna e Joseph Barbera, che in seguito creeranno anche i Flinstones, l’Orso Yoghi e i Puffi.
Tom & Jerry ha una messa in scena elementare: c’è un gatto che cerca di acciuffare un topolino, e tenta in ogni modo di catturarlo e di divorarlo, ma non ci riesce mai, poiché il topo è scaltro e molto agile. Nella puntata pilota, intitolata Puss Gets the Boot, i protagonisti hanno nomi differenti: il topo si chiama Jasper e il gatto Jinx. Dopo qualche tempo, però, il nome del cartone viene convertito in Tom & Jerry, più semplice e diretto.
Nel corso degli anni, Tom & Jerry ha raccolto sempre più successo, diventando un cartone iconico in tutto il mondo. Nel 1945 Tom e Jerry compaiono persino nel film musicale Anchors Aweigh, con protagonista Gene Kelly. Se la saga classica di Tom & Jerry è composta da 163 episodi, soltanto i primi 114 sono opera di Hanna e Barbera. Gli ultimi episodi hanno avuto molteplici problemi e lavorazioni complicate.
Alcuni episodi, addirittura, sono stati creati dietro la cortina di ferro, a Praga, negli anni Sessanta e con un budget irrisorio. Nel corso della sua storia, questo cartone ha vinto ben sette Oscar, nella categoria “Miglior cortometraggio d’animazione”.
Se negli episodi classici, il gatto Tom vive con la padrona Mammy, una donna afroamericana, caratterizzata con tutti gli stereotipi black dell’epoca, negli episodi creati a Praga, Tom vive insieme a un uomo bianco e nevrotico. Nonostante il successo, nel 1958, i due creatori Honna e Barbera, stufi di disegnare le storie del gatto e del topo più famosi sul pianeta, decidono di chiudere la serie.
Dopo 18 anni, giunge la fine per Tom & Jerry, e così, per l’ultima puntata, gli ideatori hanno un’idea incredibile, che traumatizzerà milioni di bambini. La loro ultima puntata, intitolata Blue Cat Blues, è tristissima e drammatica. È il blues del gatto e del topo, una canto funebre per dire addio al pubblico.
Gli autori pensano a un commiato eclatante, e riescono nell’intento, proponendo un episodio conclusivo disfattista, con il gatto Tom e il topo Jerry che tentano il suicidio. Abbandonati delle rispettive compagne, avendo perduto ogni stimolo, non intendono più vivere.
E così, entrambi decidono di sedersi sui binari e di aspettare che arrivi il treno. Dopo una vita a rincorrersi, i due animali si arrendono e decidono di morire insieme. A seguito del trauma generato nella mente di ogni bambino, la Warner Bros tenta il rilancio del cartone, affidandolo ad altri autori, e proseguendo le divertenti vicende di Tom e Jerry, dimenticando, in questo modo, il triste episodio pensato dagli autori.
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