Utawarerumono: Mask of Deception – Recensione PS4

Dopo alcune vicissitudini che lo hanno confinato nei territori nipponici, e dopo parecchio tempo, Utawarerumono: Mask of Deception viene rilasciato anche per il mercato europeo. Questo titolo, per chi non lo conoscesse, è un visual novel con elementi di strategia e ruolistici nelle sporadiche battaglie in-game.

Quando vieni catapultato in un bosco e subito messo di fronte a un pericolo insormontabile e incombente dato da mostri e creature malvagie, il crollo è pressocché immediato. Haku, il protagonista di Utawarerumono: Mask of Deception, non ha idea delle sue origini, del perché si trovi al cospetto di un insetto gigante e poi di un mostro melmoso che divora proprio insetti giganti, del perché debba stramazzare a terra dal freddo. Dove si trova, chi lo ha salvato dalle grinfie dei mostri? E qui la sensazione di smarrimento è se possibile ancora enfatizzata maggiormente, con Haku che si troverà di fronte a una ragazza graziosa e risoluta, forte e coraggiosa, dalle strane orecchie zoomorfe e una coda.

haku utawarerumono

L’incipit del gioco visual novel cerca di far capire con chi ci troviamo di fronte sin da subito: una storia, un romanzo, una novella, ricchissima di dialoghi e con azione (pochissima, beninteso) strategicamente intersecata, in storielle e avventure che dal particolare sfociano al generale, coinvolgendo eserciti e patrie. Partiti dunque dal protagonista con tanto di amnesia (ma doti matematiche ineccepibili!), che con Kuon, la bella ragazza dotata di coda, ci condurrà a incontrare parecchi personaggi, combattenti, fifoni, rozzi avventurieri e anche eroi ed eroine e maghi, ci troveremo di fronte a tantissime immagini ben fatte con un design e musiche a corredo di una vicenda in pratica totalmente narrata. Come ogni visual novel che si rispetti richiede. Dialoghi lunghi, talvolta richiederanno la scelta del giocatore (ma solo per l’ordine dei dialoghi) talvolta procederanno lenti e inesorabili: basterà mettere in automatico per non dover neanche toccare un tasto del joypad PS4 per ore. Oppure farlo solo per velocizzare frammenti di dialogo. Le fasi narrate vanno dal divertente al faceto, dall’avventuriero all’austero, insomma, ce ne sarà per tutti i gusti. Non anticipiamo nulla per non incorrere in spoiler, che, specie per i visual novel nipponici, costruiti proprio sulla storia, sono a forte rischio.

utawarerumono

Passiamo alla parte ‘gameplay’ vero e proprio: diciamo subito che non ci troviamo di fronte ad JRPG, Utawarerumono Mask of Deception è infatti un visual novel al 90% con pochi scontri strategici e per i quali avremo la possibilità di gestire il party, effettuare il crafting con oggetti, item e equipaggiamento, e combattere sulla rigorosa griglia. Ci verrà chiesto di atterrare il capo della banda per vincere, talvolta invece di far cadere il mostro in una trappola tesa da noi e dai nostri compagni, di attaccare corpo a corpo oppure di usare attacchi speciali, item e oggetti che indeboliscono o fortificano, magie e tutto quello che, in maniera del tutto classica per un SRPG viene richiesto.

nekone - utawarerumono mask of deception

Ma non rammaricatevi se vi piacciono gli scontri strategici: certo, non è il leit motiv di questo gioco, ma è una parte davvero divertente e ben fatta, ecco perché la si potrà giocare molto di più una volta che si è finito il gioco. Divertenti le battaglie anche perché ben confezionate, con tante varianti e con la possibilità di fare ‘rewind’, di riavvolgere al momento dell’azione sbagliata e ripeterla correttamente o con una strategia differente.

utawarerunomo mask of deception haku

Nel complesso, Utawarerumono: Mask of Deception, oltre ad essere uno scioglilingua e a causare non pochi errori di battitura e di dislessia acuta fin dal suo titolo, si presenta come un visual novel ben congeniato e ben fatto, con un character design e art design ben curati e che verranno sicuramente amati dagli appassionati di anime, manga e cultura nipponica. La storia è talvolta leggera e ironica, spesso anche coinvolgente e persino tendente a scene horror, il comparto tecnico è di buon livello così come le musiche a corredo. La parte strategica, ruolistica e di gameplay vero e proprio a livello normale risulta piuttosto semplice ma ben curata. Gli amanti di visual novel alla nipponica avranno di che divertirsi, chi cerca uno strategico RPG in stile anime non si troverà sicuramente soddisfatto.

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